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L’Udinese che parla friulano è in Primavera

L'Udinese Primavera gioca bene, diverte e ha uno spiccato accento friulano. Lo sottolinea anche la Gazzetta dello Sport nella sua inchiesta

Redazione

Inchiesta della Gazzetta dello Sport sul calcio giovanile bianconero, dove appare chiaro che c'è una inversione di tendenza, con il Made in Friuli sempre più presente.

«E’ vero, spesso in campo parliamo friulano», dice il portiere Samuele Perisan. La primavera di Luca Mattiussi quest'anno è composta da 13 friulani, 8 italiani e solo 5 stranieri. A Udine si è invertita la rotta.

Come sottolinea la Rosea, la società dei Pozzo crede più nel prodotto locale, sta, è non è una novità, attenta ai costi, e si prepara da tempo alla grande rivoluzione che chiede di avere in rosa almeno 4 ragazzi italiani cresciuti nel vivaio. A ciò ha aggiunto il super lavoro dell’Udinese Academy, nella speranza di creare qualche campioncino.  «Il range si è spostato: all’estero monitoriamo giocatori tra i 17 e i 23 anni, non investiamo su giovani di 15», spiega il d.s. Cristiano Giaretta.  «Oggi le nuove norme Fifa chiedono di prendere un ragazzo che viene qui per studiare e deve essere assistito da un genitore o da un tutor. Diventa un’operazione costosa perché devi garantire un lavoro al genitore del ragazzo. Quindi, se fai un passo del genere devi essere abbastanza sicuro».

La Primavera bianconera da quattro anni è nelle mani di Luca Mattiussi, 44 anni, codoripese doc, che da dieci anni oramai collabora con il club di Piazzale Argentina. Di Codroipo è anche Simone Pontisso, «uno che può arrivare».

Infine la Gazzetta racconta come in Primavera chi arriva da fuori (i vari Armenakas, Prtajin, Tedesco & C) vivono in un residence in città, mangiano in sede e prendono lezioni di italiano. I friulani si muovono per conto proprio, in treno, come capitan Magnino, che fa la spola da Pordenone per allenarsi.

Il futuro è qui.

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