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Primavera: Como-Udinese 0-0 Ai bianconeri manca sempre il gol

L'Udinese Primavera di Luca Mattiussi impegnata sul campo del Como

Monica Valendino

L'Udinese Primavera di mister Luca Mattiussi è impegnata sul campo del Como. Priva di elementi di spicco quali Pontisso  (aggregato alla prima squadra), l'Udinese ha problemi davanti con Prtajin fuori uso e Armenakas non al meglio, ma l'australiano stringe i denti e va in campo. Mauro Coppolaro, convocato da Colantuono per la gara col Chievo, scende in campo regolarmente: finita la partita partirà per Verona per aggregarsi ai compagni più grandi.

FORMAZIONI

COMO: Maimone, Talarco, Caputo, Bonaiti, Carlone, Rorato, Belluzzi, Mandelli, Cortesi, Calviello, Mangilli. A disp: Del Gaudio, Labano, Moleri, Melesi, Salaroli, Salomoni, Fusi, Scaramuzza

UDINESE:Perisan, Maghazoui, Geromin, Francescutti, Coppolaro (70'Garmendia), Joao (45'Amoroso), Variola, Magnino, Melissano (40'st Castri), Armenakas, Borgobello. A disp: Dani, Presello, Serafin, Tedesco, Mincione, Lenardi

PRIMO TEMPO Campo sintetico a Como, superficie che non è sempre amica dei bianconeri. Udinese attenta e ordinata, nonostante una formazione inedita e molto giovane.Primi 15 minuti senza sussulti, con il Como molto aggressivo e che non lascia spazi giocabili. Udinese che appare un po' 'leggera' davanti, per questo mister Mattiussi chiede di aprire molto il gioco.

Partita molto maschia, non mancano entrate dure e il gioco ne risente, anche se i friulani hanno il possesso palla tutto dalla loro.

Alla mezzora non si registrano ancora azioni vere da rete: il Como si fa forte della sua fisicità, l'Udinese dà la sensazione che davanti gli manchino dei riferimenti, con l'australiano Armenakas che ci prova a cercare la porta, ma si vede che non è al cento per cento.

Nel finale, comunque, Borgobello si fa vedere con un tiro dalla distanza: pallone fuori di poco, ma azione certamente da segnalare.

Il primo tempo scorre senza regolare vere emozioni: il divario di età e i problemi di formazione dell'Udinese si fanno sentire, mancando un terminale offensivo di peso come Prtajin, i bianconeri faticano a trovare sbocchi nonostante la buona prestazione collettiva.

SECONDO TEMPO Udinese che si ripropone con la difesa a quattro, con Joao che lascia il posto a Giovanni Amoroso per cercare di dare sostanza alla manovra offensiva.

La mossa di Mattiussi porta certamente qualche beneficio, ma l'Udinese sembra essere sempre imprecisa: al 6' Armenakas si fa vedere bene, serve per Borgobello il quale però spreca.

Udinese bella, ma sprecona come di consueto: al 12' Melissano ha davvero tra i piedi la miglior palla della partita, ma il giovane attaccante pugliese sbaglia da una facile posizione. I friulani crescono, ma manca sempre il guizzo finale.

Al 17' deve uscire Coppolaro, colpito duro a una caviglia: al suo posto Gardenia, ma il nazionale U17 dovrà essere valutato essendo stato convocato dalla prima squadra per la gara col Chievo.

il Como si fa vedere al 24' con Mandelli che impegna severamente Perisan.

L'Udinese non si dà per vinta e attacca a testa bassa: ancora Armenakas al 30' è protagonista di un batti e ribatti davanti alla porta del Como, ma in una qualche maniera i larici si salvano.

Tanto cuore non basta ai friulani: al 35' è ancora Borgobello a cercare la rete, ma anche questa volta il piede del portiere del Como evita il capitombolo.

Udinese superiore per gioco e occasioni, ma ancora poco concreta. La sfortuna conta, ma ancora una volta i bianconeri creano tantissimo e concretizzano nulla, come al 42' quando Amoroso poteva andare in vantaggio, ma clamorosamente sbaglia da pochi passi.

CONCLUSIONI Poco da fare: l'Udinese c'è, ma non si vede la marcatura. Il difetto congenito di questa squadra è proprio la mancanza di concretezza e questo lo si sta evidenziando da inizio stagione. Peccato, perché sul piano del gioco e delle occasioni questa squadra anche a Como avrebbe meritato una vittoria a dir poco larga. Ma il calcio è facile: vince chi segna e l'Udinese deve imparare ancora a farlo. Ovviamente l'assenza di Prtajin e la condizione di alcuni elementi non al meglio è un alibi, ma guai a cullarsi dietro queste scusanti.

 

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