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Primavera, Garmendia: “Addio play-off? Non ancora…”

Alla vigilia della sfida interna con il Chievo, l'attaccante spagnolo dichiara: "Servirà una gara di grande attenzione. Il futuro? Il mio sogno è arrivare in prima squadra"

Castellini Barbara

Chievo (domani), Avellino (8 aprile) e Torino (29 aprile) in casa, Carpi (15 aprile) e Sassuolo (13 maggio) in trasferta: ecco gli impegni che attendono la Primavera dell'Udinese da qui al termine della stagione. Dopo un avvio convincente, i bianconeri hanno rallentato la corsa, vedendo sfumare (o quasi) la possibilità di accedere ai play-off. Attualmente, infatti, i ragazzi di Luca Mattiussi sono sesti nel girone B con 32 punti (raccolti in 21 gare), a meno otto dal quinto posto, attualmente occupato dall'Empoli. Riuscire ad agganciare i toscani appare assai difficile, ma non impossibile, come racconta il giovane attaccante spagnolo - ma nato a Faro (in Portogallo) il primo febbraio 1998 - Nicolas Ruscio Garmendia, in un'intervista esclusiva rilasciata a MUD.

Garmendia, partiamo dalla gara di domani con il Chievo, secondo in classifica. Come vi state preparando?

Sarà una gara molto difficile, anche perchè loro arrivano da una vittoria contro la Juventus, che è in assoluto la squadra più forte del girone (è prima con 49 punti, ndr). Dovremo aspettarli e ripartire in contropiede. Sarà una gara di molta attenzione, cercheremo di dare tutto.

Il vostro, finora, è stato un campionato al di sotto delle aspettative. Cosa non ha funzionato?

Abbiamo cominciato bene, poi ci sono mancati alcuni risultati... Abbiamo sempre giocato bene, sul piano delle prestazioni gli avversari non ci hanno mai messo sotto. Adesso, a poche giornate dalla fine del campionato, siamo in una posizione un po' così... però noi ci crediamo ancora. Sarà molto difficile, ci rimangono solo cinque partite, però finchè la matematica non ci condanna noi ci dobbiamo provare.

Per quanto riguarda lei, questo è il suo terzo anno a Udine. Come si sta trovando?

Mi trovo bene, fin da quando sono arrivato mi hanno trattato benissimo. Sono felice qui. Sono cresciuto moltissimo da quando sono arrivato. Tre anni fa ero un bambino, ora mi sento molto più "giocatore".

In cosa, in particolare, si sente migliorato?

Sicuramente sono cresciuto tantissimo tatticamente, perchè prima di arrivare qui nemmeno sapevo come posizionarmi in campo. Fisicamente sono cresciuto abbastanza.

E per quanto riguarda il gol? Ne ha segnati due in 13 gare disputate. Lo score è migliorabile?

Sicuramente voglio migliorare. Ha pesato il grave infortunio che mi ha tenuto lontano dai campi per diversi mesi, ho ripreso a giocare soltanto a metà novembre. Comunque due gol sono pochi, posso e devo fare di più.

Ha avuto l'occasione di allenarsi anche con la prima squadra?

Sì, non spesso, però è successo. Ho svolto diversi allenamenti con loro e mister Delneri mi ha convocato due volte per le amichevoli infrasettimanali. In un'occasione mi ha fatto anche entrare (contro il Gorica, ndr) ed è andata bene.

Qual è il suo obiettivo a medio termine?

Vorrei salire in prima squadra, anche se so che è difficilissimo. Il mio obiettivo, comunque, è quello. E un giorno vorrei vestire la casacca della nazionale spagnola.

Infine, il suo giocatore di riferimento in generale? E nell'Udinese?

Il mio giocatore è Lionel Messi. Fin da quando ero piccolo è sempre stato il mio idolo. Nell'Udinese è Rodrigo De Paul il giocatore che trovo più simile a me.

 

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