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A Nova Gorica in scena la solidarietà. Vanoli: “Iachini? Non saprei giudicare”. Candela: “Fiducia in Pozzo”

Foto primorske.si

A Nova Gorica in scena “Ex Udinese & Friends” e il Nd Nova Gorica. Tra i presenti stelle del calcio attuali e meno. Vanoli è oramai di casa in Slovenia, per Candela gradito ritorno

Redazione

E' stato un pomeriggio di festa, sport e solidarietà quello di Nova Gorica.  Al torneo si sono affrontate  la squadra “Ex Udinese & Friends” e due squadre del ND Gorica che anni fa conquistarono il titolo di campioni sloveni. Stavolta nuovamente sono scesi in campo per celebrare il 20° Anniversario del primo titolo di campione nazionale della squadra di calcio NK Hit Gorica e soprattutto per un buon fine: per il compagno di squadra Andrej Krivec che dopo aver subito gravi lesioni al midollo spinale, ogni giorno che passa a tutti noi dimostra la forza e volontà di un vero campione.

A fare gli onori di casa, Rodolfo Vanoli, che ha vinto con l’Olimpia Lubiana il titolo nazionale: «Oggi il mio progetto è l’Olimpia – ha detto l’allenatore al Messaggero Veneto –, perciò sono concentrato su questo e non penso a tornare in Italia per ora. Iachini all’Udinese? Non saprei giudicare, Udine è una realtà diversa dalle altre, non so se lui sia abituato a lavorare con giovani e stranieri. Auguro a lui tutta la fortuna possibile e all’Udinese, di cui sono e resto tifoso, di fare meglio rispetto agli ultimi anni, perché la gente vuole vedere un calcio diverso. Il popolo friulano ha visto il calcio vero con i Pozzo. Ho sentito che c’è scetticismo attorno al nuovo tecnico, a volte parti con presupposti buoni e arrivi male, oggi forse c’e una percezione diversa e finirà tutto bene. E sarà così».

Anche Candela era anch'egli presente: «Sono orgoglioso di essere qui a fare del bene con tanti ex compagni – ha affermato sempre al quotidiano –. Il ricordo più bello con l’Udinese è sicuramente l’approdo in Champions dopo i preliminari. Non lo dimenticherò mai. Il calcio oggi? É più scarso rispetto a qualche anno fa, è meno tecnico e mentale ed è più fisico. Era il campionato più bello del mondo quello italiano, oggi non è così e dobbiamo tornare ai valori che c’erano prima. L’Udinese? É sempre un esempio per il calcio italiano, ho molta fiducia nel presidente Pozzo e riuscirà a tornare protagonista. Il nuovo tecnico non lo conosco, ma se ci dovessero essere dei problemi, io sono disponibile a venire ad allenare a Udine. Vengo volentieri».

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