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Viaggio nella crisi dell’Udinese: Le accuse a società, tecnico e giocatori

Monica Valendino

Le colpe del tecnico bianconero sono da imputare a una gestione del gruppo che non sembra ancora prendere in considerazione tutti gli elementi. I giocatori schierati sono sempre quelli, tanto che anche Pozzo si è chiesto dove siano finiti alcuni. Si sono attesi per mesi Kone, Guilherme e Zapata, oggi nonostante siano recuperati non trovano spazio da titolari. Ovviamente c'è il rischio che qualcuno senta il posto fisso, mentre altri che non ci sia possibilità di conquistarlo.

Anche la gestione di Di Natale va curata: nessun c'è nessun contrasto particolare (come scritto da qualche parte), solo cose di campo, ma alcune scelte su come utilizzarlo fanno ancora parlare.

L'aver caricato troppo il gruppo è sotto la lente dell'accusa: col Carpi si è detto che forse, dopo aver lavorato tanto in tal senso, ottenendo partite con pressing anche spregiudicato, c'è stato un calo fisiologico. Tesi che stride con le seguenti partite.

Poi il modulo tiene sempre banco: il 3-5-2 non è mai stato nelle sue corde, negli ultimi anni del resto a Udine ha prodotto gol presi a raffica, eppure si insiste, anche spostando giocatori come Edenilson in una fascia non sua e pur avendo alternative da provare anche per altre soluzioni.

Infine la grande domanda: la squadra lo segue ancora?

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