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Colantuono: in campo senza paura

Il tecnico bianconero chiede ai suoi di non fallire l'approccio alla gara con la Lazio: "Dobbiamo ritrovare continuità di prestazioni e risultati". Poi rivela: "Zapata è pronto per scendere in campo dal primo minuto, anche Kuzmanovic è a...

Castellini Barbara

Vigilia "bollente" in casa bianconera. Dopo le tre sconfitte consecutive con Carpi, Juventus e Palermo e una settimana di ritiro forzato all'Astoria, l'Udinese è pronta per la gara interna di domani pomeriggio contro la Lazio di Stefano Pioli. Un test da non fallire per uscire (più o meno definitivamente) dalla crisi e prepararsi alle successive sfide ravvicinate con Empoli e Milan, entrambe in trasferta. "Non dobbiamo più sbagliare atteggiamento", ha rimarcato più volte mister Stefano Colantuono in conferenza stampa.

Mister, il fatto di giocare tre volte in otto giorni condizionerà le sue scelte?

Il turno infrasettimanale ti costringe a vedere qualcosa, ma alcune scelte sono anche legate alla condizione dei singoli. Felipe, per esempio, ha un problema fisico e sarà difficile che possa giocare. Teniamo in considerazione tutto, il momento è quello che è, non possiamo snobbare nulla.

Zapata sarà titolare?

Sì, giocherà dall'inizio. Credo che il suo percorso l'ha ultimato, vedremo quando può durare se sessanta, settanta minuti.

Viste le tante assenze nella Lazio, ha previsto un assetto tattico più offensivo?

Non è il momento di fare esperimenti. Ci siamo un po' smarriti, ci manca continuità nella prestazione e nel percorso del campionato. E' quella la nostra ossessiva ricerca. Abbiamo dimostrato che quando siamo attenti e concentrati siamo in grado di fare buone partite. A Palermo avevamo avuto l'occasione di sbloccare il match, poi abbiamo subito la rete e ci siamo disgregati, questa è una nostra costante... Non dobbiamo crollare alla minima difficoltà.

Il ritiro è servito per migliorare la condizione generale della squadra? E Kuzmanovic è pronto?

Sì, Kuzmanovic è pronto. E' a disposizione per la gara di domani. Questa è una squadra che lavora molto, anche a livello nazionale è riconosciuto che sia una squadra atleticamente tra le più forti della serie A.

Ma è servito dal punto di vista mentale?

Sapevamo che saremmo andati in ritiro in caso di sconfitta a Palermo, la squadra ha reagito bene, lo ha accettato con responsabilità e tranquillità. Quando ci sono questi momenti, bisogna intervenire. E' servito per conoscerci meglio. E' arrivato Kuzmanovic, è rientrato Armero. Si è respirato un clima sereno, da questo punto di vista la squadra è inattaccabile.

In un'intervista rilasciata al Messaggero Veneto, l'ex bianconero Corradi ha parlato di qualche difficoltà legata all'ambiente "troppo tranquillo" e all'assenza di un vero zoccolo duro..

Ci tengo a ricordare che questa squadra ha chiuso il girone di andata con 24 punti che non è malissimo come bottino, considerando che un paio di punti li hai lasciati per strada... Una cosa che non dobbiamo mai fallire è l'atteggiamento. Per quanto riguarda la classifica, è molto corta basta una vittoria per balzare all'undicesimo posto, con due arrivi al nono. In questi giorni abbiamo fatto due chiacchiere con i tifosi che sono venuti a incitarci e a chiedere di fare qualcosa di più. Proprio in una piazza come Udine devi stare più attento, qui c'è un pubblico molto tranquillo e quando perde la pazienza devi prestare attenzione... I tifosi ci hanno esortato in maniera civile e cordiale a fare qualcosa di più da un certo punto di vista. Serviranno a motivarci di più. Queste chiacchiere ci saranno di grande utilità.

Intanto il mercato ha dato delle risposte importanti: sono stati ufficializzati Kuzmanovic e Halfredsson ed è rientrato Armero, "snobbato" da tutti...

Questa affermazione è ingenerosa. Armero magari da qui a lunedì potrebbe avere le sue richieste... Dal punto di vista tecnico è un giocatore importante, visto le squadre dove ha militato. Lui lo sa cosa deve fare per rendere al meglio all'Udinese. Kuzmanovic? Le certezze nel calcio non ci sono. Qua puoi anche comprare Messi, ma non è detto che faccia sei mesi straordinari. La società ha fatto degli sforzi per migliorare la squadra in alcuni ruoli e per me lo ha fatto in maniera perfetta. I giocatori arrivati o in procinto di arrivare sono giusti. Soddisfatto del mercato? Molto, ma lo ero anche di chi avevo prima, ho molto rispetto per chi è sceso in campo finora. A tal proposito vorrei ringraziare Manuel Iturra, che è stato un professionista esemplare e ci ha aiutato a raggiungere i 24 punti. Sicuramente questa è una classifica migliorabile e poteva essere anche migliore. Sappiamo che potevamo approcciare questo girone di ritorno in maniera diversa, per proiettarci in una posizione diversa per vivere una stagione priva di pressioni. La società si è mossa sul mercato in maniera tempestiva e corretta, cogliendo che questa squadra andava puntellata.

La Lazio non è un cliente semplice da affrontare, concorda?

La Lazio ha delle peculiarità ben definite e l'abbiamo studiata bene, come facciamo sempre. Dobbiamo cambiare leggermente atteggiamento, ma senza snaturarci. Quest'anno il team di Pioli si è ulteriormente rafforzato e merita posizioni di classifica importanti.

Oggi scenderanno in campo alcune squadre impegnate nella lotta per non retrocedere. I risultati potrebbero scatenare un pizzico di paura?

Non dobbiamo mai scendere in campo con paura. Le castagne dal fuoco ce le dobbiamo togliere da soli, senza bisogno di aiuti di risultati dagli altri campi. Mi aspetto che facciamo la gara che dobbiamo fare, lasciandoci alle spalle queste ultime tre gare. Stiamo vivendo un momento difficile, che però hanno attraversato un po' tutti, questo è un campionato un po' strano. Basti pensare che l'Inter, squadra molto quotata, sta vivendo un piccolo momento di crisi dopo aver viaggiato per mesi a vele spiegate. Le gare che dai per scontato rischi di perderle... poi ti capita una partita difficile e magari fai una grande prestazione e raccogli punti, insperati alla vigilia.

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