udinese

Colantuono: Ora continuare a crescere

Stefano Colantuono chiede ai suoi di continuare a crescere contro la 'sua' Atalanta. E sul mercato chiede di aspettare prima di valutare: è appena cominciato, ci sono Zapata e Guilherme da valutare, poi l'Udinese se servirà non si farà trovare...

Monica Valendino

Si ricomincia: l'Udinese è attesa dalla prima sfida del 2016, una gara particolare per Stefano Colantuono, visto che coincide con la partita contro la 'sua' Atalanta, già battuta in Coppa Italia. Pochi sentimentalismi, però, e tanta concretezza nelle parole del tecnico bianconero: "Sarà una partita difficile, l'Atalanta ho già detto che va annoverata tra le squadre che hanno fatto meglio. Mi attendo una partita difficile, loro hanno fatto risultati importanti anche in trasferta, raccogliendo anche meno di quanto meritasse".

L'Udinese è diventata, intanto, una bella realtà, i bianconeri stanno diventando squadra: "E' stato raggiunto a Torino il culmine di un processo di crescita, interrotto per vari episodi: se cominci un progetto nuovo serve tempo, a volte servono anni. La gara di Torino è stata importante, a livello tattico è stata giocata in maniera perfetta, anche in dieci abbiamo sofferto pochissimo senza rinunciare a giocare. Non dobbiamo accontentarci, ma la crescita prosegue. Non ci fermiamo qui, la classifica è più serena, questo ci deve dare forza a proseguire con questo calcio, cercando di giocare per arrivare al risultato".

Gomez è il giocatore chiave dell'Atalanta: "Io sfortunatamente non l'ho avuto tanto. L'anno scorso vendemmo Bonaventura nell'ultimo giorno di mercato, chiedo fortemente Gomez. Veniva da tre mesi di inattività, purtroppo l'errore è stato forzarlo, cercare di rimetterlo in condizione presto. Il Gomez che stiamo vedendo oggi non l'abbiamo mai avuto, mi è dispiaciuto. Può fare la differenza, come fatto a Catania".

A Bergamo Colantuono è stato amatissimo, ma anche discusso da qualcuno: "Mettere tutti d'accordo non è facile! Io arrivai in una squadra appena retrocessa, con un po' di malumore, quell'anno dovevamo solo vincere. Il presidente Ruggeri me lo chiese espressamente, noi l'abbiamo fato con un mese d'anticipo, poi la Serie B è un campionato particolare, non sempre siamo stati spettacolari, ma abbiamo vinto in 24 partite. L'anno dopo tornammo in Europa, tramite Intertoto, sono andato via e non me l'hanno perdonata, fa parte del gioco. Dopo sete anni come possono non essere legato a questa società che avrò sempre nel cuore? Bergamo è una splendida realtà tra le medio piccole, ma non la confrontavo con l'Udinese che è sempre stata una grande ".

La sosta per l'Udinese è stata "positiva, abbiamo permesso a qualcuno di recuperare,  ma abbiamo anche interrotto un momento positivo. Dalla sosta sono rientrati tutti abbastanza bene, ci siamo allenati bene, abbiamo ancora qualche giocatore con qualche piccolo problemino come Totò, Kone che dopo la gara con la Lazio ha avuto un riacutizzarsi al problema al gemello. Ma la sosta è servita, si sono allenati tutti intensamente. Perciò mi auguro che si prosegua sulla linea di Torino, riuscendo a migliorarci sotto il profilo della concretezza. Abbiamo segnato meno di quanto meritavamo, dobbiamo essere più cinici".

Guilherme e Zapata i primi veri acquisti del 2016 per qualcuno: "Zapata va valutato per la condizione, ma serve riportarlo a una condizione buona: è certamente un giocatore in più. Guilherme è più o meno lo stesso discorso, anche se ha cominciato prima. Poi per quel che sarà il mercato vedremo, è appena cominciato, c'è tempo fino al 31. Noi abbiamo fatto discorsi generici, chiaro che se qualcuno vorrà andare via lo rimpiazzerei. Valutiamo anche Guilherme e Zapata, come tutte le squadre non è bene focalizzarci su un solo obiettivo, da qui alla fine del mercato giocheremo. Siamo vigili, abbiamo delle idee, poi se ci sarà bisogno la proprietà non starà ferma. Obiettivi? Tutto passa attraverso il raggiungimento il prima possibile della salvezza, lo diceva anche Guidolin che poi è andato in Champions!".

 

 

 

 

 

tutte le notizie di

Potresti esserti perso