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Colantuono, proporre gioco e ripartire anche allo Stadium

La formazione anti Juve è già nella testa di Stefano Colantuono, anche se – ovviamente – il tecnico deve tenere tutti sulle spine per farli rendere al meglio. Una cosa è certa, però: la sua Udinese non mancherà di aggressività....

Monica Valendino

La formazione anti Juve è già nella testa di Stefano Colantuono, anche se - ovviamente - il tecnico deve tenere tutti sulle spine per farli rendere al meglio. Una cosa è certa, però: la sua Udinese non mancherà di aggressività. Anche in allenamento il tecnico di Anzio urla, sbraita, richiama costantemente i suoi, chiede pressing asfissiante e tanta, tanta, grinta.

Del resto per sfatare il tabù Stadium, la qualità è indispensabile, ma anche la quantità è una dote da non trascurare. L'arma dell'Udinese dev'essere la fame, quella che troppe colte è venuta meno nelle ultime due stagioni, dove la squadra si è pavoneggiata troppo in campo pensando di essere forte.

Al cospetto della Vecchia Signora, oggi come oggi, nessuno è superiore: servirà, quindi, quell'umiltà cara a Colantuono che faccia dare ai giocatori anche più del 100 per cento.  «Dovrà essere tonica come nelle ultime gare, dovrà giocare a calcio e se ci sarà da soffrire, e ci sarà da soffrire, dovrà farlo con un atteggiamento positivo», ha affermato il tecnico a Mediaset Premium -. «Credo che l’Udinese dovrà comunque proporre gioco e cercare di ripartire, perché se fai una partita solo ed esclusivamente difensiva allo Juventus Stadium perdi sicuramente».

Per le ripartenze si cercherà di impostare il gioco da dietro, ma senza quel lanci lunghi alla ricerca di Totò che negli ultimi anni sono stati il liet motiv (si fa per dire)  bianconero: dagli allenamenti si evince che Colantuono vuol,e che Danilo cerchi la sponda sulla mezzala, la quale deve aprire velocemente per una delle due fasce, che devono cercare la profondità, mentre la mezzala stessa si inserisce per fare da sponda. Facile no? A dirsi certamente, a farsi meno.

QUESTIONE DI UOMINI  La forma fisica non al top, e schemi ancora da assimilare sono i veri 'avversari' che l'Udinese deve sconfiggere prima dell'esordio: a Torno sarà necessaria brillantezza e congenialità con le richieste del tecnico. Si sta battendo proprio su questo in allenamento. E le ultime indicazioni fanno pensare che a giocarsi il posto nei ruoli chiave sono Fernandes e Iturra come mezzala sinistra e Ali adnan e Pasquale sempre sulla fascia mancina.

Il resto dell'undici non dovrebbe riservare sorprese: Heurtaux, Danilo e Piris (nettamente favorito su Domizzi) per la difesa; Guilherme il regista basso, Badu e Edenilson  completare la mediana; davanti Totò e Thereau dovrebbero aprire dall'inizio, visto che il panzer colombiano, Zapata, non è ancora al meglio della forma a causa di un fisico che necessita di ancora un po' di tempo per essere al meglio. Partirà probabilmente dalla panchina anche per dare un ricambio importante a uno dei due attaccanti, che potrebbero non reggere 90 minuti

SFIDA NELLA SFIDA - Colantuono deve sfatare anche il tabù Allegri, con il quale ha vinto una sola volta quando era alla guida dell'Atalanta, mentre Max allenava il Milan: «Massimiliano è un grande allenatore – afferma sempre a Mediaset Colantuono –, lo ha dimostrato in questi anni alla guida di Milan e Juventus, ma proverò a metterlo in difficoltà, perché penso che l'Udinese abbia qualche chance».

Sicuramente l'Udinese ha un'arma in più: la voglia di rivincita dopo due stagioni a dir poco opache. Si ricomincia da qui, da quella fame che deve fare la differenza. E Colantuono, a vederlo inc amo, è tanto affamato.

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