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Colpaccio a San Siro, è nata l’Udinese di Iachini

L'impronta del tecnico si comincia a vedere, è cominciato un nuovo percorso, l'Udinese di Iachini sta prendendo forma e la vittoria di Milano porta fiducia e consapevolezza nei propri mezzi

Massimo Liva

Premesso che battere il Milan di questi tempi non è certo un impresa storica considerando le attuali difficoltà dei rossoneri che ad essere ottimisti sembra possano ambire al massimo alla zona europea ma niente di più, anche se il calcio talvolta è imprevedibile, vanno riconosciuti i grandi meriti dell’Udinese che pare in crescita sotto tutti i punti di vista anche se c’è ancora molto da lavorare.

Battere il Milan a San Siro non è mai semplice, la squadra bianconera è apparsa più compatta e tatticamente accorta rispetto alle precedenti esibizioni in campionato, meritando la vittoria. Dopo le prime due gare contro Roma ed Empoli si può affermare che a questo punto si comincia a notare l’impronta del tecnico, finalmente sembra che la squadra piano piano si stia togliendo di dosso le paure e le delusioni delle stagioni precedenti, sta nascendo una nuova realtà, l’Udinese di Beppe Iachini. Il tecnico bianconero ha avuto l'umiltà e il coraggio di cambiare modulo ed i miglioramenti si vedono eccome. Certo il passo avanti fatto a San Siro non deve far passare in secondo piano i problemi e gli aspetti negativi di cui discutevamo fino a qualche giorno fa, ora serve continuità e costanza di rendimento.

Dalle stesse dichiarazioni dei giocatori bianconeri nel post gara dove tutti sottolineavano che i tre punti ottenuti a Milano rappresentino la vittoria principalmente del gruppo, si comprende un cambio di mentalità e di voglia di aiutarsi l’uno con l’altro che fino a poco tempo fa non si percepiva. Contro il Milan l’Udinese è stata una squadra, certo non ha incantato o dato spettacolo ma si intuiva che ci fosse la grande convinzione di uscire dal campo con un risultato perlmeno positivo.

Tra gli aspetti più positivi sicuramente Rodrigo De Paul è apparso in costante crescita, nel momento in cui sarà meno innamorato del pallone e comprenderà completamente i tempi ed i movimenti del calcio italiano potrà veramente fare la differenza, visto che ha talento e qualità da vendere. L'inserimento di Sven Kums a centrocampo ha portato qualità ed esperienza, la difesa è sembrata più compatta e disciplinata mentre in attacco poi la voglia di emergere e di giocare di Stipe Perica ha fatto la differenza nel finale e Iachini lo ha inserito al momento giusto del match. Perica reclama maggior spazio e fa bene anche perché sarebbe strano il contrario ma il tecnico finora sta utilizzando la rosa a disposizione con una certa coerenza, ci sarà tempo e spazio per tutti, soprattutto per chi si sacrifica e lavora duramente anche in allenamento come fa quotidianamente l’attaccante croato.

L’impressione è che rispetto alla scorsa stagione la panchina offra alternative importanti, Iachini ha ampia scelta in ogni reparto tranne in difesa dove gli elementi al momento sono contati ma il fatto ad esempio che al quarto d’ora della ripresa a Milano contro il Milan  il tecnico bianconero abbia il coraggio di sostituire uno come Thereau inserendo un altra punta come il giovane Perica è significativo.

Domenica arriva il Chievo al Friuli ostacolo ben più complicato rispetto al Milan, nonostante i pronostici siano sicuramente a favore dei bianconeri friulani. Avversario da affrontare con attenzione e la stessa determinazione ammirata contro i rossoneri. Sarà l’Udinese a dover fare la partita ed uno con la classe e l’esperienza di Sven Kums a centrocampo potrà rivelarsi decisivo. Iachini ha parlato di percorso nuovo, sente questa squadra sempre più sua, i risultati lentamente gli stanno dando ragione, l’unità di intenti e la nuova aria che si respira attorno ai bianconeri ci rende un pò più ottimisti anche se la via verso la completa guarigione è ancora lunga.

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