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CSKA Sofia-Udinese 0-0 I bianconeri mostrano ancora la solita vecchia faccia

Terza amichevole per l'Udinese di Iachini che fa visita in Bulgaria al Cska Sofia. Nella prima frazione il tecnico bianconero manda in campo la formazione dell'anno passato, con gli stessi risultati: manovra lenta, mediana senza idee, attacco...

Redazione

L'Udinese sbarca in Bulgaria per il terzo test amichevole (il quarto se considerata la sgambata in famiglia) di questa nuova stagione. Dopo i russi del Krasnodar e i tedeschi dell'Union Berlino (un pari e una sconfitta), ecco il CSKA Sofia.

CSKA Sofia (4-3-3): Kitanov; Atanasov, Chorbadzhiyski, Perez, Nedyalkov; Galchev, Malinov, Malamov; Arsenio, P. Yordanov, D. Viana. A disp: Gospodinov, Vitanov, Galabov, Y. Yordanov, Simao, Despodov, Ayass, Georgiev. All. Yanev.

UDINESE 3-5-2 Karnezis; Heurtaux, Danilo, Felipe; Widmer, Badu, Lodi, Kone, Armero; Thereau, Zapata (A disp.:Scuffet, Perisan, Samir, Bubnjic, Angella, Edenilson, De paul, Perica, Balic, Iñiguez, Jankto, Hamdi, Matos, Evangelista)

PRIMO TEMPO Mister Iachini continua  andare in campo inizialmente la squadra fotocopia della scorsa stagione, tenendo i nuovi in panchina per la ripresa.

Parte in avanti la squadra friulana, al 3' Thereau mette in mezzo ma nessun compagno è pronto a deviare la traiettoria del pallone. Gara che non si gioca a grandi ritmi, con i bulgari che rispondono al 6' con una botta dalla distanza di Galchev, ma con Karnezis che non si fa sorprendere.

IlCska fa più possesso palla, favorito anche da una mediana bianconera che lascia parecchi spazi.

Al 17' bulgari vicini alla rete: Thereau perde palla e innesca il contropiede avversario, con  Yordanov che super anche Danilo facilmente e davanti a Karnezis colpisce il palo a portiere battuto. Udinese decisamente troppo 'rilassata' in quest'occasione, che conferma le sue difficoltà quando due minuti dopo sempre Yordanov reclama il rigore per un contatto in area con Heurtaux.

Il gran caldo è certamente un alibi (time out a metà tempo per bere concesso dall'arbitro), ma questa Udinese 'old style' convince poco ed è in balia degli avversari, che nonostante il clima hanno decisamente più geometrie da mostrare. Soprattutto la mediana friulana denota carenze già viste l'anno scorso, con una lentezza nella manovra decisamente preoccupante.

Non poteva mancare nemmeno il nervosismo visto già nella prima uscita: questa volta Danilo a mostrare di non avere autocontrollo andando a prendersi un giallo inutile per fallo gioco fermo.

Solo al 37' si vede davvero l'Udinese spingersi in avanti: Felipe da fuori area colpisce bene, ma il pallone è sul palo. Nel finale è ancora la squadra di Iachini a portarsi in avanti, ma Zapata spreca da buona posizione sparando a lato.

SECONDO TEMPO Si parte senza cambi, come del resto nelle prime due uscite quando si è atteso il 55' per iniziare a modificare la formazione. E così anche le prime battute del secondo tempo continuano a delineare limiti nel gioco dell'Udinese.

Come previsto al 60' i primi cambi: Dentro De Paul, Jankto e Matos. Fuori Kone, Armero e Thereau. Il neo arrivato si posiziona come il greco tra la mezzala e la trequarti, il ceco va a sinistra e il brasiliano gioca dietro a Zapata. E al 62' la prima occasione della ripresa per i bianconeri: proprio De Paul innesca Zapata, che spreca ancora.

L'Udinese palesa sempre problemi nella costruzione, le fasce faticano e di conseguenza la struttura del 3-5-2 ne risente: si muovono bene comunque i nuovi ingressi, con Matos sempre veloce tra le linee, Jankto determinato e De Paul che mostra buona tecnica, anche se la manovra come detto va ancora a rilento.

Al 72' arriva il momento di Balic che prende il posto di un lento Lodi. In avanti Perica per Zapata.

Oramai la squadra ha cambiato volto, ma ovviamente anche le indicazioni sono parziali visto che i cambi portano ritmi diversi e forze fisiche diverse.

Non viene meno il nervosismo con il rosso per Felipe, allontanato per proteste dopo l'ammonizione, sintomo di qualcosa che non funziona ancora dentro lo spogliatoio. Entra quindi Samir al posto di Badu, quindi all'82'  Edenilson e Angella per Heurtaux e Widmer, ma oramai gli schemi sono saltati.

CONCLUSIONI C'è poco da fare o valutare: la vecchia Udinese è stata bocciata l'anno scorso sonoramente, non si capisce come con lo stesso modulo e gli stessi interpreti possa diventare cigno. Vecchi vizi anche in Bulgaria con un primo tempo decisamente sotto tono. Meglio nella ripresa con l'arrivo di De Paul, Jankto e Matos, ma ovviamente inserirsi in un meccanismo arrugginito non è facile.

Questa squadra è ancora un cantiere, am finché non si avrà la forza di cambiare decisamente intelaiatura sembra difficile vedere progressi decisivi. Ma sotto la lente finisce anche il modulo: il 3-5-2 da anni mostra lacune sulle fasce e come mezzali, oggi la questione si ripresenta.

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