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De Biasi: Udine unico rammarico della mia carriera

Lo aveva affermato qualche settimana fa su queste pagine, oggi Gianni De Biasi – l’eroe del giorno – conferma che la parentesi bianconera è stata l’una delusione della sua carriera: «Sento davvero tanto affetto attorno a...

Monica Valendino

Lo aveva affermato qualche settimana fa su queste pagine, oggi Gianni De Biasi - l'eroe del giorno - conferma che la parentesi bianconera è stata l'una delusione della sua carriera: «Sento davvero tanto affetto attorno a me, e ne sono felice perché ho lasciato sempre la mia impronta. L’unico rammarico della mia carriera resta Udine, dove non ho avuto la possibilità di lavorare: era una realtà ottima per me, ma non sono riuscito a spiegare che cosa sono e volevo fare. Non ne ho avuto il tempo», ha detto il ct dell'Albania alla Gazzetta dello Sport, dove racconta anche com'è nata l'idea di trasferirsi nel 'Paese di fronte':  «Tramite un procuratore albanese che vive in Italia. E pensare che io non volevo neppure incontrare i dirigenti federali: avevo appena chiuso male con l’Udinese, volevo una rivincita diversa e in Serie A. Poi ho capito che per fare un certo tipo di calcio bisogna essere al centro del progetto e spesso in Italia l’allenatore non lo è. Ed è cominciata la mia avventura a Tirana».

De Biasi racconta anche come si è trasformato in selezionatore: «Diciamo che sono riuscito spesso a realizzare obiettivi che sembravano complicati alla vigilia. A Ferrara promozione e coppa dopo anni senza successi, a Modena il ritorno in A dalla C1 a 38 anni di distanza, a Torino un’altra promozione con una squadra fatta in pochi giorni. E ora l’Albania: nessuno, anche il tifoso con l’aquila tatuata sul petto, avrebbe mai detto anni fa dove saremmo arrivati. Amo le sfide impossibili».

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