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De Paul punta in alto: “Vogliamo avvicinarci al Torino”

Il fantasista argentino ospite questa sera a Friday Night Live: "Dobbiamo pensare in grande. La nazionale? E' il sogno di tutti, ma io penso a fare bene all'Udinese"

Castellini Barbara

E' il giocatore offensivo che potrebbe fare la differenza allo stadio Olimpico. Con Cyril Thereau fuori dai giochi per infortunio e Duvan Zapata appena rientrato dagli impegni con la nazionale, Rodrigo De Paul rappresenta la possibile "freccia" nell'arco di Gigi Delneri. Ospite questa sera a Friday Night Live, trasmissione di Udinese Tv condotta da Fernando Siani, l'argentino ha parlato della gara con i granata: "Un'eventuale vittoria ci porterebbe a un punto da loro. Abbiamo l'obbligo di pensare in grande in questo momento, il campionato non è finito". Nel corso del programma si sono riviste le due reti segnate da Rodrigo in Italia contro Milan e Palermo e alcune delle sue marcature all'estero. "Sicuramente quello più importante è il gol siglato al Milan - ha commentato in diretta -. Venivamo dalle sconfitte con Inter, Empoli e Roma. Avevamo bisogno di un risultato positivo. Prima è andato a segno Cyril, poi io. Abbiamo vinto una partita molto difficile, proprio per questo motivo lo considero il gol più importante". Come aveva già sottolineato sei giorni fa nel corso della festa con i tifosi in piazza Venerio, De Paul ha sottolineato di aver superato i problemi iniziali con la lingua e tattici: "Non ero abituato a questo tipo di partite, ma adesso mi trovo molto bene".

L'ex Valencia non nasconde la sua grande ambizione: "Andare in nazionale sarebbe tutto, però la mia testa è solo sull'Udinese. Penso prima di tutto a fare bene qui, a concludere bene il campionato, poi tutto arriverà. Raggiungere la nazionale è un sogno per tutti i calciatori. Sono felice per la convocazione di Duvan, un po' è come se ci fosse andato io, perchè so quanto ci teneva. Ha sempre pensato di non riuscire ad andarci. Nelle gare in cui non riusciva a sbloccarsi, era un po' "arrabbiato", ma adesso è tornato a farsi sentire e siamo tutti contenti".

Un accenno anche ai suoi idoli Riquelme e Diego Milito: "Quando ero bambino seguivo sempre Riquelme. Giocava dietro la punta, era il mio idolo. Ho avuto la fortuna di giocare contro di lui, a fine ci siamo scambiati la maglia. Milito, invece, è il simbolo del Racing Avellaneda. Ha fatto una carriera incredibile, ha vinto la Champions League in Europa. Oltretutto è un ragazzo molto buono, sempre vicino a noi. E' un giocatore eccezionale, con il quale ho avuto l'onore di giocare in Argentina".

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