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Delneri: “Conosco il Genoa, è capace di grandi reazioni”

Sulla carta l'incontro di domani al Friuli sembra avere già una storia scritta, ma il tecnico friulano non si fida della sua ex squadra: "Sta vinvendo un momento difficile, per questo sarà una partita pericolosa". In porta giocherà Karnezis

Castellini Barbara

Sembrerebbe fin troppo facile battere questo Genoa. Ed è proprio per questo mister Gigi Delneri alza ulteriormente la guardia. La sua Udinese è in salute, corre e si diverte, non perde da quella sfortunata trasferta a Roma con la Lazio dello scorso 26 febbraio. Ma proprio perchè tutti i favori pendono a favore dei bianconeri, il tecnico friulano chiede ai suoi di mantenere alte l'attenzione e la concentrazione nella sfida di domani (calcio di inizio alle 15).

Mister, dopo una settimana di contestazione e proteste in casa Genoa, che gara ci si attende domani al Friuli?

Proprio per quello sarà pericolosa. I momenti peggiori passano e proprio in certi momenti possono venire fuori le grandi prestazioni. Le loro motivazioni saranno altissime. Hanno vinto a Empoli, hanno pareggiato con il Bologna in casa. Certo, stanno vivendo un momento di difficoltà psicologica, ma ciò non toglie che possano contare su giocatori di qualità. Le cessioni di Rincon, Ocampos e Pavoletti hanno pesato parecchio, così come il lungo infortunio di Perin. Ma noi siamo a rischio se non l'affronteremo con un piglio ben preciso. Il nostro obiettivo è fare più punti possibile nelle otto gare che mancano.

In settimana ha recuperato Karnezis, Felipe e Thereau. Come stanno?

Stanno bene. In porta giocherà Karnezis, per gli altri vediamo. Ha recuperato il malanno al dito e rientrerà al suo posto. Fisicamente hanno recuperato tutti.

Dopo l'amichevole Thereau ha affermato quasi con certezza di giocare dall'inizio..

Lo deciderò io se giocherà (sorride, ndr). Abbiamo una rosa di 22 giocatori, ovvio che tutti vorrebbero giocare. Ma c'è un certo equilibrio. Il gruppo è più solido, molto più unito, ognuno sa cosa deve fare. La salvaguardia del gruppo è un compito del mister.

In settimana la squadra ha dimostrato di stare bene: in particolare si sono messi in evidenza nel test di giovedì Evangelista ed Ewandro. Li vede pronti per giocarsi una chance?

Spero sempre che tutti mi mettano in difficoltà. Anche Matos sta bene.

Evangelista utilizzato da mezzala ha risposto bene e visto che domani mancherà Jankto per squalifica...

Ha risposto molto bene. Ma tutti sono candidati. Sicuramente quello è il ruolo a lui congeniale, ha qualità tecniche importanti, si giocherà le sue chance.

Mancando Jankto, sarà possibile vedere un centrocampo con Kums, Hallfredsson e Badu?

Con il Bologna abbiamo già provato questa soluzione. Non voglio provare niente in questo momento. Kums mezzala con il Bologna, può starci. Senza Fofana e Jankto mancano due elementi importanti.

Aldilà dell'aspetto motivazionale-ambientale, c'è qualche elemento del Genoa che "teme" maggiormente?

Veloso ha qualità, Simeone è già abbastanza maturo, Burdisso vanta esperienze importanti in serie A. Così come Rigoni garantisce esperienza.  Rispetto molto il Genoa, conosco bene l'ambiente. Sarà una gara difficile per sè stessa.

Le scelte di formazione per domani verranno influenzate dal fatto che tra sette giorni affronterete il Napoli al San Paolo?

In sei giorni non c'è bisogno di grande turnover. Giocherà chi vedrò chi sta meglio, la squadra ha una sua fisionomia ben definitva, hanno già assimilato bene cosa devono fare, anche se siamo uomini e non robot... Contiamo di proseguire la striscia positiva e migliorare le nostre difficoltà.

Ma secondo lei la squadra rossoblu arriverà più impaurita o motivata dalla contestazione della piazza?

Conterà l'aspetto motivazionale. Il pubblico genoano crede molto nella squadra. Sarà stata una settimana difficile, ma la squadra è capace di ribaltare, ha già avuto reazioni importanti. Hanno caratteristiche importanti, è una piazza intensa, sotto il profilo dell'agonismo, dell'applicazione, troveremo una squadra molto motivata, starà a noi demotivarla, calcisticamente parlando.

Intanto l'Udinese ha la possibilità, con un risultato positivo, di migliorare la quota punti dello scorso anno, uno dei principali obiettivi che si era posto.

Bisogna sempre migliorare. Il primo step è sempre fare meglio della stagione precedente. Il numero di gol fatti è già stato superato. Adesso ci sono 24 punti a disposizione. E c'è l'ambiente giusto per fare un gran finale.

Oggi a Gradisca d'Isonzo, il patron Gianpaolo Pozzo ha dichiarato che, se dipendesse da lui, Delneri sarebbe l'allenatore della prossima stagione. Come commenta?

Non è un problema affliggerà l'Udinese. Stiamo tranquilli e sereni, c'è un rapporto ottimo. Tutti noi auspichiamo questo. Sono contento che la società lo abbia detto. Chiunque vorrebbe stare sulla panchina dell'Udinese e io sono uno dei pochi friulani, sei in 120 anni di storia, che c'è riuscito.

Infine, una domanda su Kums. Le qualità offensive del belga, autore di 11 reti nella precedente stagione al Gent, non riescono a emergere. Forse è un problema di posizione in campo?

Kums è un ottimo giocatore, ma ha trovato un'annata complicata. Ha riscontrato una difficoltà oggettiva in un ruolo non cucito sulla sua pelle. Sono poco incline a dare giudizi al primo anno, ci vogliono almeno otto mesi per adattarsi al calcio italiano. Deve adattarsi a un calcio molto più fisico, meno ragionato e più veloce. Spero che possa migliorare, spero che possa capire ciò che il calcio italiano vuole. Ma ci sono tanti fattori che influiscono.

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