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Di Natale: “Italia-Spagna è un regalo alla città e a Pozzo”

Nessun rammarico per Di Natale per non essere stato chiamato per l'ultima volta in azzurro nel suo stadio: "l’unico che ha avuto un simile privilegio è stato giustamente Baggio"

Redazione

Qualcuno l'avrebbe voluto in campo per Italia-Spagna, per un saluto all'azzurro nel suo stadio. Invece Totò Di Natale guarderà gli Azzurri in tv, ma l'emozione rimarrà sempre tanta: «É sempre stata un’emozione da brividi – dice il capitano al Messaggero Veneto – quando parte l’inno senti di rappresentare tutta l’Italia». Nessun rammarico, quindi, per la mancata convocazione: «No, l’unico che ha avuto un simile privilegio è stato giustamente Baggio. Italia-Spagna è una partita vera, sono contento che si giochi qui. É un regalo per la città, per i friulani e per Gianpaolo Pozzo».

E di emozioni Totò ne ha vissute comunque tante, come l'esordio: «Ero giovane. L’allenatore dell’Empoli Silvio Baldini sapeva da una settimana che Trapattoni mi avrebbe convocato ma mi avvertì solo dopo la gara con la Reggina in cui, tra l’altro, feci la mia prima tripletta in serie A. Giocai in coppia con Vieri, poi nella ripresa giocai assieme a Inzaghi».

Oppure la prima al Friuli: 2-0 alla Georgia. «Una grande emozione giocare con l’Italia a casa propria. Ricordo una foto a inizio gara in cui indico a Buffon dove sono seduti i miei figli in tribuna».

Il momento più alto? «Il gol alla Spagna. Lo dissi a Buffon prima della partita: se entro segno. Devo rifarmi del rigore fallito quattro anni fa»

 

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