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Dichiarazioni post Lazio-Udinese: nessuna condanna per Pozzo

Il Tribunale Federale Nazionale ha accertato l'insussistenza di presupposti processuali per un provvedimento di condanna

Redazione

Grande soddisfazione in casa Udinese. Si è conclusa oggi una vicenda che ha avuto come protagonista principale Gianpaolo Pozzo, autore di alcune pesanti dichiarazioni nei confronti dell'arbitro Luca Pairetto dopo la gara disputata allo stadio Olimpico lo scorso 26 febbraio contro la Lazio. Il patron bianconero era stato deferito e la società bianconera aveva presentato ricorso al Tribuna Federale Nazionale della Federcalcio.

"La società Udinese Calcio S.p.A. - si legge nel comunicato diffuso agli organi di informazione - esprime la propria soddisfazione per la decisione assunta dal Tribunale Federale Nazionale FIGC – Sezione Disciplinare (pubblicata con Comunicato Ufficiale n. 19 del 18 ottobre 2017) all’esito del procedimento a carico del sig. Gianpaolo Pozzo e della società per le dichiarazioni rese dal primo al termine della gara Lazio - Udinese del 26 febbraio 2017. Il TFN ha accolto le eccezioni del sig. Pozzo, assistito dall’avv. Luciano Ruggiero Malagnini, e di Udinese, assistita dall’avv. Rolando Favella dello Studio Campoccia, accertando l’insussistenza di presupposti processuali per un provvedimento di condanna. In particolare, è stato introdotto nel panorama giuridico sportivo un innovativo principio di diritto, quello per cui la notifica dell’atto possa essere validamente eseguita presso la sede della società di appartenenza solo nei confronti dei “tesserati”, operando per tutti gli altri soggetti, diversamente collegati con la società sportiva, la modalità operativa della notifica presso la residenza o il domicilio, come previsto dallo stesso art. 38, comma 8, alla lett. c), a pena di dichiarazione di irricevibilità del deferimento".

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