udinese

Ferron: “Meret più completo di Donnarumma. Scuffet regge benissimo la pressione”

FLORENCE, ITALY - MARCH 23:  Alex Meret of Italy in action during the training session at the club's training ground at Coverciano on March 23, 2017 in Florence, Italy.  (Photo by Claudio Villa/Getty Images)

L'attuale preparatore dei portieri delle Nazionali giovnili azzurre ha tracciato un profilo dei due portieri dell'Udinese.

Stefano Bentivogli

L'ex portiere di Atalanta, Samp, Verona, Inter e attuale preparatore delle Nazionali giovanili italiane Fabrizio Ferron, ha parlato a SportMediaset dei portieri azzurri Buffon, Donnarumma e Meret oltre all'altro bianconero Sucffet:

"Mi sembra ieri quando li allenavo nelle Nazionali giovanili e invece sono già lì. Ma non mi stupisco, è stato facile allenare questi ragazzi. E sapete perché? Oltre ad avere delle qualità fuori dalla norma, sono dei ragazzi serissimi. Dimenticate i luoghi comuni sul binomio gioventù-immaturità: tenete presente che Meret, classe '97, lo chiamavo già 'vecchietto' qualche anno fa".

Pochi, più di Ferron, hanno il quadro della situazione sullo stato dei numeri 1 italiani. Con tanto di analisi sorprendenti delle caratteristiche:"Il punto di forza di Donnarumma è senza dubbio la sua velocità ad andare a terra nonostante sia un gigante. E poi come affronta le partite: ha una personalità tale che gli permette di farsi scivolare tutto. Dimentica immediatamente quello che succede in campo, e questa è una grande qualità per un portiere. Meret tecnicamente forse è più completo, anche per un discorso di conformazione fisica. Tutti e due invece affrontano le gare con la massima serenità e questo aiuta molto in questo ruolo".

Chi sembrava avere un futuro luminoso e sembra essersi un po' arenato è Scuffet, ma Ferron spiega: "Ha meno qualità tecniche rispetto a Donnarumma e Meret, ma anche lui regge benissimo la pressione delle partite. Ora sta giocando meno, ma spero che possa tornare titolare perché lo ritengo un ottimo portiere".

tutte le notizie di

Potresti esserti perso