udinese

Fifa e Arena

Lo stadio Friuli da "fortino" è diventato "debolino": solo 12 punti conquistati e solo 8 gol tra le mura amiche. Troppo poco per chiunque. Ma i numeri gravi sono le reti segnate complessivamente: 21, una miseria. E la vittoria manca oramai da 7...

Monica Valendino

Nulla da fare, il mal di casa è conclamato per l’Udinese: 12 punti presi, frutto di tre vittorie e tre pareggi, solo 8 gol segnati tra le mura amiche. Insomma quello che doveva essere un  fortino si sta rivelando debolino.

Ma il male della squadra bianconera non è solo qui: 27 punti fin qui, meno uno rispetto all’anno scorso quando di questi tempi la squadra di Stramaccioni andava a perdere a Cesena ricevendo una marea di critiche. Il punto sta qui: la squadra di Colantuono non ha ancora una identità, ma a 14 giornate dalla fine è possibile sperare di trovarla? Assieme a motivazioni che non siano una salvezza che solo dei kamikaze potrebbero davvero gettare via? Esattamente le domande che ci si poneva un anno fa, con al differenzia che oggi manca ancora qualcosa: il gol.

Le reti segnate sono davvero poche e torna sempre attuale il discorso del modulo, che va avanti da tre anni, dall’ultimo di Guidolin quando molti si sono accorti che questo 3-5-2 non aveva più molto da offrire. L’assenza tra i marcatori di Di Natale è stata devastante per questa squadra e forse anche questo aspetto è stato sottovalutato. E il suo utilizzo torna prepotentemente di moda.

Insomma si va avanti a fari spenti, passo dopo passo: tra fifa di retrocedere  e Arena aperta agli ospiti.

Troppo poco per essere soddisfatti: l’Udinese sembra più forte a parole che a fatti, una squadra che appare tranquilla e serena, ma che forse dentro ha qualche problema di troppo.

[fncgallery id="67097"]

Si è parlato di sfortuna dopo Bologna: vero che l’Udinese ci ha messo cuore, ma non basta a volte a consolare. Anzi nel giorno di San Valentino appare come un cuore rotto, perché alla fine gli episodi nel calcio contano e tirando le somme, se il pari con i rossoblù ci poteva stare, rimangono i problemi di fondo.

Tra questi il calendario: Genoa in trasferta, il derby col Verona e poi a Frosinone. Attenzione a non scherzare col fuoco. Sette partite senza vittoria sono tante, in altri tempi Pozzo avrebbe tuonato: oggi c’è quest’aria strana che si respira, come di un fatalismo dove tutto sommato le cose vanno secondo i programmi.

La nota positiva? Come sempre il pubblico, ma anche questa non è una novità. Che inizia a ironizzare parecchio sul nome dello sponsor allo stadio, che da quando c’è non ha portato proprio fortuna.

tutte le notizie di

Potresti esserti perso