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Gazzetta: C’è un mondo attorno a Di Natale

Anche la Gazzetta dello Sport dedica un’ampia analisi al ‘caso Totò’, l’ultimo dei problemi che Stramaccioni avrebbe voluto in questa delicata fase di stagione.  “Lunedì sera Totò Di Natale è tornato a casa...

Monica Valendino

Anche la Gazzetta dello Sport dedica un'ampia analisi al 'caso Totò', l'ultimo dei problemi che Stramaccioni avrebbe voluto in questa delicata fase di stagione. 

"Lunedì sera Totò Di Natale è tornato a casa decisamente scosso. Dopo l’incontro a pranzo tra lui, il procuratore Bruno Carpeggiani e il patron dell’Udinese Gianpaolo Pozzo, il capitano dell’Udinese ha avuto un nuovo colloquio col numero uno del club e gli ha esposto tutta la situazione con molta chiarezza. Non è una questione di soldi, e questo va detto in partenza. Il mese di gennaio per il numero 10 bianconero è quello più malinconico. (...)Dal 26 ottobre la squadra ha, però, vinto soltanto una volta in 11 gare e il capitano si è incupito. 

VIAGGIO Nella chiacchierata con Pozzo, in cui l’attaccante ha manifestato l’idea di non continuare a giocare in Friuli, si è parlato pure di questo. Ma Totò ha spiegato anche che nel viaggio natalizio a Dubai (un’esperienza bellissima per la moglie Ilenia e i figli) gli era arrivata un’offerta piuttosto consistente (che supera i tre milioni) e che qualcosa si era mossa pure dagli Stati Uniti. Da dove ieri (esattamente da New York), appena saputo del suo nuovo mal di pancia, il telefono ha squillato nuovamente. Il possibile non rinnovo del contratto per il prossimo anno (Di Natale è in scadenza a giugno) ha fatto incuriosire alcuni club. Primo tra tutti quello viola. Se sulla panchina della Fiorentina dovesse sedere Eusebio Di Francesco Di Natale sarebbe una prima scelta. L’ipotesi Empoli lo attira solo come dirigente. Ma sono tanti i pensieri. 

UOMO IMMAGINE Che Di Natale abbia bisogno di sentirsi coccolato è ormai un dato di fatto. Per questo Gianpaolo Pozzo ha sempre pensato che l’Udinese debba entrare nel nuovo stadio col suo capitano in campo. Ma ultimamente le cose sono cambiate. Il numero 10 non si sente più indispensabile, il tecnico Stramaccioni in trasferta ci ha rinunciato, e, nonostante i rapporti tra i due siano ottimi, Di Natale capisce di non essere considerato così fondamentale. Per fargli tornare il sorriso e la voglia occorre, insomma un’investitura ufficiale(...)"

La  Rosea però non menziona Quagliarella, forse l'unico vero ago della bilancia che potrebbe far cambiare idea a Totò. Non lo fa solo perché oramai, al di là del sogno, prevale la ragione?

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