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Giudizio pesante della Gazzetta su Valeri

Anche la Gazzetta dello Sport va giù pesante sul giudizio a Valeri. “Semmai la gara di Milano certifica quello che l’ultimo Mondiale aveva evidenziato con clamore: la tecnologia sul gol non gol è necessaria. Si evitano polemiche e...

Monica Valendino

Anche la Gazzetta dello Sport va giù pesante sul giudizio a Valeri. "Semmai la gara di Milano certifica quello che l’ultimo Mondiale aveva evidenziato con clamore: la tecnologia sul gol non gol è necessaria. Si evitano polemiche e discussioni, l’arbitro in un secondo può con certezza fare la scelta giusta. Anche l’Uefa di Michel Platini ha capito che non ha senso opporsi e la adotterà per Francia 2016. Più complesso il discorso sugli arbitri di porta: sono di supporto su tante situazioni, spesso restano nell’ombra perché quando una scelta è giusta fa poco notizia. Possono coesistere gli addizionali con la goal line? Sì, ma il problema è economico. La Federcalcio farà una riflessione, ma il pensiero di Tavecchio è noto: preferisce la tecnologia.  

Poi, nel merito aggiunge: "Giornata storta di Valeri, non molto fortunato con l’Udinese. Nel primo tempo giusto lasciar correre sulla caduta di Menez dopo un contatto con Herteaux. Si arriva al gol reclamato dal Milan sulla girata di Rami: in diretta il pallone sembra entrato del tutto, ma i replay tv e le varie ricostruzioni al computer ribaltano la questione. Una piccola porzione di palla sembra pizzicare la linea. Nessuna certezza, solo la tecnologia può darla. Inutile in questo caso la presenza del giudice di porta, impallato dal portiere. Ma anche con la visuale libera avrebbe avuto vita difficile... Nella ripresa manca un rigore all’Udinese per lo sgambetto di Armero su Badu. Ed è un errore quello dato al Milan: prima della spinta di Domizzi (il rosso per aver negato una chiara occasione da rete è una conseguenza inevitabile in quella posiizone), era da punire il controllo di braccio volontario di Honda. Ok il doppio giallo a Essien.

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