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Guidolin: “Penso che il futuro possa essere positivo”

"Ho visto una squadra che senz'altro ha dei valori, come sempre. Penso che il futuro possa essere positivo. I giovani? Con me ce n0erano molti e c'era qualche giocatore esperto: probabilmente la società si fidava di me"

Redazione

Francesco Guidolin non senza qualche rammarico ha dovuto lasciare prematuramente la panchina dello Swansea: "Sono stati 10 mesi molto belli - ha detto l'ex tecnico dell'Udinese a Telefriuli -. Adesso c'è un po' di rammarico, ma sono ugualmente orgoglioso del lavoro fatto. Come succede spesso nel mondo del calcio, se non vengono i risultati gli allenatori sono messi sotto pressione e mi è successa una cosa che a me non accadeva da molti anni. Quindi bisogna prendere il buono di quello che è stato fatto: so che ho fatto molto bene, ho lasciato un ottimo ricordo, ho avuto il piacere di conoscere gente meravigliosa che mi ha fatto sentire importante, quindi la considero una esperienza molto bella".

Dall'Inghilterra lo sguardo passa all'Udinese: "Non mi permetto di giudicare perchè non conosco le dinamiche che hanno portato al cambio del tecnico, ma dico che mi dispiace davvero molto per Beppe Iachini che è un ragazzo per bene, una persona che stimo molto e un allenatore capace. Stimo molto anche Gigi Delneri e spero che le cose vadano bene a lui e all'Udinese. A Torino mi è piaciuta molto, ha giocato con spirito. Ho visto una squadra che senz'altro ha dei valori, come sempre. Penso che il futuro possa essere positivo. I giovani? Con me ce n0erano molti e c'era qualche giocatore esperto: probabilmente la società si fidava di me. Poi quando sono andato via, il gruppo è diventato meno esperto. Adesso di nuovo ci sono nuovi giovani come De Paul, Perica, Fofana".

Inevitabile il discorso sugli italiani: "Avere giovani italiani del vivaio è bello, ma penso che stiamo andando verso un mondo che non tiene conto della carta d'identità. Si può essere gruppo lo stesso. Conta molto come si educano e come si gestiscono questi ragazzi. Bisogna far crescere le nostre società dal punto di vista economico. Servono idee, progetti, programmazione, ambizione. In questo l'Udinese è sempre stata sulla strada giusta".

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