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Iachini: “Udinese, serviva più tempo. E ora mi aggiorno…”

Per la prima volta dopo l'esonero ha parlato a tuttomercatoweb.com Beppe Iachini

Massimo Liva

Per la prima volta dopo l'esonero ha parlato a tuttomercatoweb.com Beppe Iachini : "Dispiace per l'esonero, perché mi ero trovato bene con tutti. Con il gruppo si era creato un bel rapporto, mi dispiace anche perché stavamo lavorando da tre-quattro settimane su un nuovo modulo che andava perfezionato. Avevamo vinto con l'Empoli e il Milan, ma nell'ultimo mese ci sono mancati giocatori importanti che per caratteristiche erano molto utili alla squadra. Ma attenzione...".

Prego.

"Non sto dicendo che quelli che hanno giocato non erano all'altezza, ma perché ovviamente essendo giovani e dovendosi abituare a determinati concetti magari gli serviva un po' di tempo. Abbiamo perso qualche punto, contro la Lazio non abbiamo fatto una bella partita. Ma andando a perfezionare determinate cose e lavorando con tranquillità avremmo potuto fare un buon campionato".

Come si è lasciato?

"Dico la verità: con la squadra, con lo staff, c'è stato un ottimo rapporto. Le parole di Danilo e Zapata nei miei confronti mi hanno fatto piacere, il percorso di lavoro era ben impostato. Ma a volte i risultati possono condizionre tanto. Stavamo portando i nuovi concetti da qualche settimana"

Insomma, aveva bisogno di tempo.

"Certo. In ritiro eravamo partiti con l'idea di giocare con il 3-5-2, poi abbiamo cambiato modulo perché sono arrivati giocatori nuovi. Serviva un po' di tempo".

Di Natale ha detto che continuando così gli allenatori preferiranno andare da Zamparini piuttosto che all'Udinese...

"(ride, ndr). Nel calcio nessuno ha la bacchetta magica, ci vogliono lavoro e pazienza. A volte i giocatori ti arrivano all'ultimo giorno di mercato, ci vuole tempo per lavorare e dare un'identità alla squadra. Noi, ovunque siamo stati, quando ci sono stati i presupposti abbiamo ottenuto i risultati richiesti. Ma non parlo solo di me e del mio staff, in generale è un discorso che faccio per tutti i colleghi: bisogna avere tempo".

E adesso, mister?

"Continuo ad aggiornarmi. Ero convinto di poter fare bene con il gruppo a mia disposizione, adesso andrò in giro a vedere un po' di colleghi, in Italia e in Europa più generale".

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