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La prestazione non basta

Buona Udinese, ma non basta contro la Juve di Dybala. Le indicazioni per Delneri sono promettenti, ma intanto la classifica si fa complicata e col Pescara sarà vietato sbagliare

Redazione

Era proibitiva sulla carta, lo è stata anche sul campo. Il divario tra Juve e Udinese è attualmente pari a una distanza tra la Terra e Marte, dove i marziani sono i giocatori di Allegri che fra poco avranno ammazzato il campionato. Ma va anche detto che l’Udinese almeno nel primo tempo ha messo paura agli avversari più quotati.

Si è detto che per la squadra di Delneri importava più che altro l’atteggiamento. E qualche risposta c’è stata, come detto per lo più nella prima frazione, dove il gol di Jankto ha fatto sperare in una replica della gara dell’anno scorso. Ma alla fine la superiorità della Signora è emersa e intanto un’altra sconfitta costringe i bianconeri a non poter fallire con Pescara e Palermo. Insomma allo Stadium era una missione impossibile, ma intanto la classifica piange eccome.

Sul campo i friulani si mostrano con poche differenze rispetto al recente passato negli uomini. Kums è sempre lento nell’architettare la manovra, De Paul ancora troppo fumo e poco arrosto,  mentre Thereau gioca più accentrato e sembra poter fare male. In mezzo bene Foifana e Jankto, coppia da rivedere anche se Hallfredsson e Badu reclameranno il posto a breve. Insomma nulla di nuovo all’orizzonte, del resto la rosa a disposizione di Delneri è la stessa che aveva Iachini, a conferma che i problemi sono altri.

LA PARTITA LA Juve parte molto forte, i primi dieci minuti l’Udinese sembra dover soccombere da un momento all’altro. Invece non solo la squadra di Delneri tiene, ma riesce anche a organizzare un contropiede che mette in difficoltà i padroni di casa. Fofana e Jankto sradicano parecchi palloni, Thereau è pronto a ripartire.

Al 28’ è proprio il giovane ceko con un tiro da fuori a portare in vantaggio i friulani. Complicità di Buffon forse, ma anche tanta intraprendenza del centrocampista e dell’Udinese. Che si organizza, prende fiducia e si difende con ordine. Almeno fino al 43’ quando Dybala con una punizione magistrale riporta tutto in parità.

Nella ripresa la Juve parte di nuovo forte e De Paul le regala il rigore al 6’ che dà il la alla vittoria, firmata sempre Dybala. L’Udinese cerca di reagire, ma manca qualcosa in fase conclusiva e oltre a un paio di affondi i bianconeri non vanno (compreso un palo nel finale), rimane la prestazione.

Servirà tempo al tecnico di Aquileia, anche se da adesso saranno importanti i risultati.

 

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