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Delneri: i giovani dovranno confermarsi, che è la cosa più difficile

Prima conferenza stampa della stagione per il tecnico dell'Udinese, a poche ore dall'inizio ufficiale del ritiro

Castellini Barbara

E' cominciato ufficialmente ieri sera il ritiro dell'Udinese per la stagione 2017-2018. Questa mattina i bianconeri hanno sostenuto il primo allenamento al centro sportivo Dino Bruseschi e al termine della seduta Gigi Delneri si è presentato in sala stampa per la prima conferenza.

Mister, la società sta cercando una punta. Ma per quanto riguarda un giocatore che è già qui, Cyril Thereau, non è sprecato lasciarlo lontano dalla porta?

A fine dello scorso campionato si è pavevanta l'ipotesi di un cambio di struttura in avanti. Dobbiamo abituarci ad avere la squadra che gioca di reparto, anche in attacco. Il concetto di punta esterna è un po' da definire... Tenere Thereau davanti è importante, perchè ha meno spazio da coprire, però non da prima punta. Sicuramente potrebbe arrivare la conclusione con meno fatica. E' un ragazzo che fa molti chilometri, di grande generosità. Il nostro compito sarà fargli fare un lavoro giusto, idoneo, in modo da non sprecare troppe energie. In area di rigore ha soluzioni balistiche personali molto importanti. Dobbiamo trovare l'equilibrio.

Come vi state muovendo per quanto riguarda la prima punta?

Dobbiamo cercare un giocatore che faccia al caso nostro alle condizioni giuste. La società si sta comportando molto bene per i movimenti che ci sono stati finora.

Lo slogan della campagna abbonamenti è "Daremo l'anima", è lo stesso della squadra?

Certo. Daremo l'anima vuole dire appartenenza. Tutti devono essere legati alla maglia. Dobbiamo combattere fisicamente, con intensità contro gli avversari. Dal punto di vista tecnico ci sono 10-12 squadre superiori, quindi dobbiamo giocare con intensità ottimale per tutti i 90 minuti.

Per quanto riguarda il mercato in uscita, l'addio di Zapata era scontato. Non quello di Felipe... cosa ne pensa?

Quando sono andato in vacanza Felipe aveva firmato per l'Udinese, quindi è stata una cosa abbastanza improvvisa. Mi sembra abbia fatto una scelta importante, dal mio punto di vista quella più giusta sia per il giocatore che per la nostra società. Noi dobbiamo cercare delle alternative. Ci sono giocatori arrivati con buone referenze. Voglio chiudere questa pagina, che ha prodotto uno scompenso immediato ma che poi ha prodotto risultati positivi per tutte le parti. Felipe va ringraziato per quanto ha fatto, è un bravo ragazzo, gli auguro le migliori fortune.

Per quanto riguarda i nuovi?

Pezzella e Ingelsson sono stati inseriti in questa sessione, dopo aver già acquisito a gennaio Barak e Lasagna. Nessuno ha il posto assicurato, tutti dovranno faticare per ottenere il posto. Il mio pensiero sul prossimo campionato è che sarà più difficile raggiungere la salvezza. Dovremo lottare ogni domenica. Mancano dei tasselli in questo momento per completare la rosa, per esempio un'alternativa a Widmer e una a De Paul. Deve essere un organico di valore giusto, anche per creare competitività in ogni ruolo.

Paragonando la squadra a un'impresa edile, oltre agli operai ma c'è anche una direzione lavori... chi potrebbe avere questo compito?

Noi abbiamo registrato dei miglioramenti in alcuni elementi. Possiamo avere un "anticipo", visto che molti giovani hanno già vestito la casacca dell'Udinese la scorsa stagione. Abbiamo ottenuto grande credibilità. La qualità dei giocatori fa sempre la differenza. Dobbiamo tenere in mente dove si va a lavorare. Lavoro uguale fatica da noi. Sarà una squadra che avrà sì dei difetti, ma anche diversi pregi.

Prima ha parlato di alcune alternative che mancano, citando Widmer, ma è lo stesso Widmer a essere un punto interrogativo. Ha avuto rassicurazioni sulla permanenza dal giocatore stesso o dalla società?

Abbiamo una trentina di giocatori. Adesso apparteniamo tutti all'Udinese, poi tra una settimana uno può andare via. Tutti lavorano per restare a Udine. Quando lavorano qua, devo pensare di rimanere. Per adesso lo alleno, poi se andrà via mancheranno due alternative a destra.

I nazionali che ancora mancano all'appello arriveranno domenica per la seconda parte del ritiro in Austria?

Sarà anche meglio. Io confido che rientrino anche prima, personalmente, perchè sono giovani, perchè entrano prima in un circuito di conoscenza, perchè per loro sara un'annata molto importante, in cui nessuno ti regala niente e il tempo è tiranno. Dobbiamo buttare via la ruggine di queste settimana, dobbiamo mentalizzarci in una fase di lavoro. Prima arrivano è meglio, così la vedo io. Scuffet dovrebbe arrivare giovedì, Jankto sabato. Adesso sono i titolari, devono cambiare atteggiamento, dovranno lottare con le pressioni vere e si sa che confermarsi è sempre più complicato. Mi aspetto la conferma e il miglioramento sulla conferma. Hanno le qualità e le caratteristiche per non tradire le aspettative.

Lo scorso anno lei arrivò in corsa, quest'anno parte dall'inizio. Differenze?

Partire da subito mi consente di lavorare molto di più sul particolare. Abbiamo fatto apposta a inserire amichevoli ravvicinate per osservare i progressi della squadra. A metà campionato hai meno tempo e devi fare risultato in tempi rapidi. Cominciare dall'inizio mi consente di provare molte soluzioni e lavorare a lungo termine.

Samir è stato uno dei protagonisti della passata stagione. Ma lo potrebbe spostare al centro difesa o lo impiegherà ancora come esterno sinistro?

Lo vedo come esterno. Ha giocato bene, ha imparato ad andare avanti. E accanto ci sarà Pezzella da crescere. Centrali da trovare? No, abbiamo Musavu King e Bochniewicz in prova. Vediamo.

Il primo impegno ufficiale dell'Udinese sarà la Coppa Italia, che giocherà il 12 agosto in casa. Lo scorso anno l'avventura finì in avvio, ma non potrebbe essere un obiettivo importante per una squadra come quella bianconera?

E' un obiettivo, ma non è facile. Le prime partite sono dei grandi punti interrogativi. Purtroppo può capitare di uscire subito, ma dobbiamo lavorare perchè ciò non accada. Anche le stesse amichevoli sono importanti. Dobbiamo tenere conto di tutto, del gioco, della psicologia, dell'atteggiamento.

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