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Ewandro: “Mi piace entrare in area e cercare il gol”

Presentato il gioiellino brasiliano classe '96 prelevato dal San Paolo, dopo una stagione in prestito all'Atletico Paranaense

Castellini Barbara

Il vero "oggetto misterioso" della campagna acquisti è senza dubbio Ewandro Felipe de Lima Costa, semplicemente Ewandro. Il gioiellino brasiliano classe '96, prelevato dal San Paolo dopo una stagione in prestito all'Atletico Paranaense, è un attaccante agile capace di ricoprire più ruoli. Così si è presentato pochi istanti fa nella sala stampa dello stadio Friuli, introdotto dal direttore sportivo Nereo Bonato. "E' un ragazzo che ha grandi qualità tecniche che può giocare in tutti i ruoli del reparto avanzato, unite a capacità realizzative notevoli. Sarà importante lasciarlo inserirsi nella serie A, ma credo possa essere una lieta sorpresa per tutti".

Sono molto contento di essere qui. A 20 arrivare in serie A è motivo di grande prestigio. Spero di fare un gran lavoro con l'Udinese.

Solitamente tende a partire da destra...

Sì, quella è che la posizione che prediligo. Però posso anche giocare in altre zone del campo. Sono un giocatore al quale piace entrare in area e realizzare il più possibile.

Cosa ne pensa di Gabigol?

Già da ragazzino era già molto forte e ha fatto una buonissima carriera. Ci ho giocato contro quando ero in Primavera, è veramente un grande giocatore.

Qual è stato il suo percorso di crescita?

Sono arrivato al San Paolo da bambino e sono diventato professionista a 17 anni. Sono rimasto lì fino a metà del 2015 e poi sono passato in prestito all'Atletico Paranaense per una stagione dove ho segnato otto gol. E ora sono arrivato all'Udinese.

Conosceva qualcosa dell'Udinese?

Conosco molto di questo club, dove hanno giocato in passato Zico e Marco Amoroso. Lo scorso anno, all'Atletico, Lucas Evangelista mi ha parlato molto bene di Udine e dell'Udinese. Jadson? Certo abbiamo giocato insieme lo scorso anno, anche lui mi ha descritto molto bene questa società.

C'è un giocatore al quale si ispira?

Neymar.

Ha mai visto qualche partita del campionato italiano?

Sì, certo, ne ho viste molte. E' un campionato molto difficile, il livello tecnico è alto ed è molto tattico.

Quale differenza ha notato tra calcio brasiliano e italiano?

In Brasile di gioca in modo molto differente, si gioca molto più la palla, mentre qui il gioco è più fisico. Sto cercando di migliorare, presto molto attenzione a tutti i dettagli, parlo molto con Danilo che mi fornisce molti consigli. Danilo è un giocatore di grande esperienza.

Cosa le chiede mister Iachini?

Lo conosco poco, ma è un uomo di grande personalità. Dialoga molto con noi, dandoci suggerimenti dentro e fuori il campo. Io sono pronto per giocare, anche da subito. Mi sto allenando bene per essere a disposizione.

Una curiosità: ha assaggiato la cucina italiana e quella friulana?

Sì, l'ho provata uscendo con Lucas Evangelista.

Che numero di maglia ha scelto e perchè?

Il 96, perchè è il mio anno di nascita.

E' qui da solo?

Sono arrivato a Udine da solo, ho due sorelle e una fidanzata Bianca, che è in attesa di quattro mesi e fra poco ci sposeremo.

 

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