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L’obiettivo dichiarato di Maxi Lopez: “Andare in doppia cifra”

Presentato questa mattina l'attaccante argentino classe '84 proveniente dal Torino: "Conosco molto bene l'Udinese, non solo da ora. Posso portare esperienza a una squadra molto giovane"

Castellini Barbara

Non solo avrà il compito di caricarsi sulle spalle il peso dell'attacco bianconero, ma soprattutto dovrà, in tempi rapidi, scrollarsi di dosso quell'alone di scetticismo che lo avvolge dal giorno del suo annuncio. Per Maxi Lopez l'Udinese può rappresentare l'occasione per rilanciarsi dopo due stagioni sottotono. "Oggi presentiamo l'ultimo tassello del nostro mercato - le parole del direttore sportivo Manuel Gerolin in sede di presentazione -. E' un giocatore molto conosciuto. Già 20 giorni fa avevamo quest'idea. Volevamo rinforzare il nostro attacco con una punta centrale, con le sue caratteristiche". Ed ecco le prime parole dell'attaccante ex Barcellona in bianconero.

Lopez, cosa le ha lasciato l'esperienza al Torino?

L'ultimo periodo non è stato semplice. Ho vissuto due anni e mezzo al Torino fantastici, dove i tifosi mi hanno regalato tante gioie, ai quali ho cercato di rispondere con le prestazioni sul campo. Ho parlato con la società, c'era bisogno di un cambio. Quando ho saputo che c'era la possibilità dell'Udinese, l'ho considerato un progetto ambizioso. Posso dare una mano a questa squadra con la mia esperienza. Mi sento felice di essere qui e ho tanto entusiasmo.

Qual è il suo obiettivo?

Voglio dare il massimo. Devo cercare di mettermi a disposizione del mister, voglio segnare il massimo possibile in questa stagione.

Lei è lo straniero che ha cambiato più maglie nella storia del calcio italiano dall'80 a oggi. E' giunto il momento di fermarsi?

Ho cambiato Paesi, squadre. In Italia mi sono fermato di più per una questione personale. Diciamo che ho trovato il mio calcio nel mondo.

L'ambiente non ha accolto con grandissimo entusiasmo il suo arrivo. Quanto è comunque stimolato dall'approdo in un club nel quale potrebbe essere titolare?

Innanzitutto sono sereno. L'ultimo anno è stato difficile. Ma c'è tutto da migliorare. I tifosi vanno conquistati ogni domenica attraverso le prestazioni sul campo.

Lei ha firmato un contratto annuale con opzione per il prossimo in base agli obiettivi...

E' molto semplice: se non raggiungo la doppia cifra non posso stare all'Udinese.

Di lei si è parlato anche molto fuori dal campo. Quanto le ha dato fastidio?

Ci tengo alla mia privacy, non ho social networks, vorrei che si parlasse di me solo per quello che faccio in campo.

Questa è una società che una grande tradizione per quanto riguarda gli attaccanti sudamericani e argentini in particolare, come Abel Balbo, Roberto Sosa...

Sì, è vero. Speriamo bene..

Si è parlato spesso di una sua condizione fisica approssimativa. Come sta? E sarebbe già pronto per scendere in campo alla ripresa contro il Genoa?

I media continuano a pubblicare le foto delle mie vacanze di quattro anni fa, è sempre così... Però mi sento bene, sono disponibile. Nelle ultime otto settimane ho speso il doppio del tempo di un normale ritiro. Aldilà dell'entusiasmo, cercherò di ambientarmi in fretta, di conoscere fin da subito i nuovi compagni.

Tra questi c'è anche il suo connazionale Rodrigo De Paul...

Lo conosco, in passato abbiamo avuto lo stesso procuratore. E' un giocatore con un potenziale molto alto, può essere un anno molto importante per lui, e per la squadra in generale.

Si definisce una prima punta classica?

Ho sempre giocato come prima punta, ho giocato a due, a tre, da solo a fare reparto. Ho imparato moltissimo in questi anni in Italia. So che qui ci sono moltissimi giovani, ma non è una situazione nuova per me. Dobbiamo cercare di parlare, di creare il gruppo giusto. Un progetto ambizioso come c'è qui, richiede impegno. Qui ci si potrebbe togliere delle soddisfazioni.

In tema di campionato, l'Udinese ha iniziato con il piede sbagliato con due sconfitte. Cosa ne pensa?

Ho sempre ammirato l'Udinese, non solo ora. Un inizio di stagione negativo può capitare a qualsiasi squadra, ciò che conta è l'entusiasmo nello spogliatoio e cercare di invertire subito la situazione. Il Genoa? E' una partita sentita, ho già avuto l'opportunità di segnare. Farò del mio meglio per essere disponibile per la prossima gara.

Il miglior Maxi Lopez visto in Italia è quello di Catania?

Quello è stato un primo impatto molto positivo, in Italia non mi conoscevano. Cercherò di ritrovare quel Maxi là. Sono molto carico, ci sono tutti i presupposti per fare una grande annata.

Infine, che numero di maglia ha scelto e perchè?

Di solito quando arrivo in una squadra guardo subito i numeri disponibili. Ho scelto il numero di maglia di un giocatore che ha fatto la storia di questo club: il 20 (Oliver Bierhoff, ndr).

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