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Lodi o critiche?

Ciccio Lodi per l'Udinese è stato determinante: oggi va a fasi alterne, come a Milano dove dopo un primo tempo superbo è crollato nella ripresa. I dati numerici di lui dicono che ci sono luci, ma anche ombre

Redazione

Francesco Lodi, il regista che mancava: così lo descrivevano i più in autunno, poi un calo e nel 2016 alcune partite incolori o altre, come quella col Milan giocate a metà. Bellissimo e determinante nel primo tempo, sciupone e maldestro nella ripresa.

I quotidiani sportivi di lui dicono. "Molto bene nel primo tempo, ma nella ripresa sbaglia un gol clamoroso e il Milan trova il pari sulla ripartenza" (Corsport, voto 6). "Prestazione sontuosa, peccato fallisca il 2-0. Sostituito dopo essere stato ammonito. Guilherme (19 st) 5.5 Entra e l’Udinese non riparte più" (Tuttosport, 6,5)

Bocciato per la Gazzetta, che come per noi è stato da 5,5: "Regia tranquilla che si esaurisce nella ripresa. Ha il 2-0 (ma l’azione è viziata da offside): c’è Donnarumma, ma lui sbaglia".

Insomma, Lodi o critiche? Su 18 partite giocate il centrocampista partenopeo ha mostrato un ottimo 80 per cento nei passaggi riusciti, ben 61,3 ogni 90 minuti. 119 su 180 quelli lunghi andai a segno, che sono la sua specialità assieme ai calci piazzati.

La media voto di quest'anno è di 6,09 per la Rosea, ma anche 5,74 per il Corriere dello Sport e 5,94 per Tuttosport.

Insomma qual è il vero Lodi? Di certo non quello della ripresa di San Siro, e forse non avendo svolto praticamente la preparazione estiva oggi ne paga le conseguenze con un calo nei novanta minuti.

Attenzione però, perché il ruolo oggi ha anche Guilherme e soprattutto Balic. Insomma la cabina di regia non è detto che debba aggrapparsi solo all'estro dell'ex Parma.

 

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