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Luci e ombre dal passato

Un risultato non positivo equivarrebbe a cancellare quanto di mirabile fatto vedere contro I rossoneri e farebbe rimanere l’Udinese nel limbo, in quel limbo in cui il club friulano si e’ cacciato da almeno quattro anni,

Sergio Salvaro

Arriva una tappa di particolare importanza per l’Udinese, Delneri, e il campionato bianconero. Verona e la sfida al Chievo rappresentano per il tecnico di Aquileia un ritorno ad un passato pieno di soddisfazioni, culminate con la prima promozione del team del borgo scaligero in serie A e la successiva, altrettanto storica qualificazione dei clivensi in Coppa Uefa. Per l’attuale mister dell’Udinese, anche la soddisfazione di essere tuttora considerato un pezzo di storia del club presieduto da Luca Campedelli.

Un Chievo che, oggi come oggi, e’ reduce da una vittoria ottenuta in zona Cesarini sabato scorso in casa della Lazio e che con l’Udinese condivide posizione, punti in classifica e percorso di campionato. Il tecnico dei veneti, Rolando Maran, nelle ore che precedono l’odierna sfida ha parlato di squadre che cercano la vittoria attraverso il gioco, e ha fatto intendere che per questa domenica, dovesse lanciarsi su un pronostico, non punterebbe troppo sul pareggio. Il Chievo e’ squadra difficile da affrontare per chiunque, attua un gioco pratico che soprattutto in fase difensiva non lascia spazio a troppi fronzoli. L’Udinese sta lentamente dando soddisfazione al proprio tecnico, che da sempre sostiene che la regola numero uno per I bianconeri debba essere quella del giocarsela con tutti.

E oggi le zebrette hanno tutte le carte in regola per cercare di ripetere la bella prestazione dello scorso anno, quando al “Bentegodi”, I friulani ebbero la meglio sul Chievo, in rimonta, per 3-2. Tutto questo a patto che non si rivedano piu’ o si rivedano il piu’ tardi possibile i “fantasmi” del “Castellani” di Empoli. Dopo quella disastrosa prestazione, c’e’ stata da parte dei giocatori la piu’ bella fra tutte le risposte, che e’ sfociata nel vittorioso incontro al cospetto del Milan domenica scorsa. Ripartire da quella prestazione sara’ fondamentale oggi per l’impegno nella citta’ di Romeo e Giulietta.

Un risultato non positivo equivarrebbe a cancellare quanto di mirabile fatto vedere contro I rossoneri e farebbe rimanere l’Udinese nel limbo, in quel limbo in cui il club friulano si e’ cacciato da almeno quattro anni, e dal quale sembra aver difficolta’ nel riemergere. Nessuno chiede miracoli oltre ogni limite ad un Thereau che ancora si dibatte con problemi fisici di antica origine, accantonati non appena il transalpino va a segno, ma se Rodrigo De Paul confermasse Il proprio momento di grazia evidenziato dalla rete vincente contro il Millan, e se Duvan Zapata, oltre a far fisicamente girar la testa ai difensori avversari, cominciasse a buttarla dentro, le premesse per la partita di oggi, in ottica bianconera, potrebbero essere molto buone. Ed un successo esterno dei bianconeri, pieno, bello, convincente, segnerebbe il definitivo distacco delle "zebrette" da tutte una serie di situazioni che vedono la squadra di mister Delneri perdersi in malomodo nei momenti nei quali invece ci sarebbe da dimostrare personalita’, maturita’ e continuita’ di risultati.  Una sorta di male oscuro che attanaglia l’Udinese, come detto, da almeno quattro anni, un male che porta I bianconeri ad alternare belle prestazioni ad esibizioni che sarebbe un eufemismo definire scadenti. Detto della ritrovata vena dell’argentino De Paul, un buon viatico verso una prestazione positiva a Verona potrebbe essere rappresentato dall’ormai sicuro impiego (capiremo poi se part o full-time) dello svizzero Silvan Widmer.

L’ultima tra le “ombre” di un recente passato da cancellare e’ rappresentata dal risultato dell’andata: complice un crollo fisico nel finale di gara, l’Udinese venne sconfitta per 2-1 con gol del successo clivense firmato nel recupero. Vedremo se l’Udinese di oggi sara’ diversa da quella di un girone fa: con una eventuale vittoria di piu’ in tasca, preparare la difficile, seconda trasferta consecutiva a Firenze diventerebbe piu’ semplice. La speranza e’ dunque che l’Udinese sappia sfoderare, dopo quella contro il Milan, un’altra convincente prestazione, col giusto mix di testa e cuore esattamente come dimostrato sette giorni or sono, per poi vedere quello che accadra’.

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