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L’Udinese di Oddo punita troppo severamente dal Napoli

Una rete di Jorginho al 32' del primo tempo condanna la formazione friulana alla seconda sconfitta casalinga consecutiva. Partenopei meno brillanti del solito. Barak però è l'unico a creare problemi a Reina

Castellini Barbara

Una partita dal retrogusto amarissimo. Poteva (e doveva) essere un pomeriggio di festa, di calcio e di spettacolo. Lo è stato solo in parte. Gli scontri avvenuti prima del fischio di inizio di Udinese-Napoli all'esterno dello stadio Friuli hanno macchiato il pre-partita in maniera indelebile. Scene da "fine Anni Ottanta", verrebbe da pensare, invece siamo nel 2017 e siamo ancora costretti a commentare ciò che con il calcio nulla c'entra. E allora proviamo a raccontare quello che è successo sul campo. Al termine dei 90 minuti rimane un grande rammarico in casa Udinese per aver sciupato l'occasione di fermare la capolista. Una capolista giunta a Udine decisamente meno brillante rispetto alle ultime uscite, probabilmente per i tanti impegni ravvicinati tra campionato e Champions League. Se non fosse stato per quel rigore sbagliato e poi "riacciuffato" da Jorginho, probabilmente la gara sarebbe terminata senza reti. Eppure l'Udinese di Massimo Oddo, al suo debutto in bianconero, ha dimostrato affidabilità, solidità e ordine. Il passaggio al 3-5-1-1 potrebbe essere la chiave per la difesa, mentre in attacco qualcosa va ancora sistemato. Le occasioni più importanti dei friulani, non a caso, sono arrivate dai piedi di Antonin Barak e non dagli attaccanti. Ma il cambio di rotta ha già consentito di vedere qualche miglioramento, che dovrà essere confermato nella trasferta del 4 dicembre a Crotone. La salvezza passa dall'Ezio Scida.

CRONACA. Mister Oddo è costretto a rinunciare a Emil Hallfredsson e Valon Behrami, infortunati, oltre al portiere Bizzarri, squalificato per un turno dopo aver rimediato il rosso nel precedente incontro contro il Cagliari. Oddo, dunque, propone un inedito 3-5-1-1 con: Scuffet in porta; Widmer, Danilo, Angella e Samir in difesa; Barak, Fofana, Balic e Adnan in mediana; De Paul a sostegno di Perica. Formazione-tipo, invece, per Sarri con il tridente Callejon, Mertens, Insigne. La prima conclusione verso lo specchio porta la firma di Marek Hamsik: al secondo minuto il nazionale slovacco conclude debolmente, con Scuffet che para a terra senza pensieri. Al 10' minuto il Napoli conquista un corner dalla sinistra: riceve Hamsik che libera Callejon, il cui tiro viene deviato in extremis da Samir. Sugli sviluppi del successivo corner è ancora Samir ad anticipare Chiriches ed evitare una possibile azione da gol. Al 21' l'arbitro Di Bello estrae il primo cartellino giallo dell'incontro nei confronti di Danilo, autore di un fallo su Mertens. Sette minuti dopo stessa sorte per Jorginho, autore di una trattenuta prolungata su De Paul. Al 31' si registra il primo episodio-chiave del match: Maggio va via sulla destra, entra in area, Angella lo atterra e Di Bello indica il dischetto. Jorginho conclude verso il palo alla sinistra di Scuffet che riesce a respingere ma Jorginho si inserisce velocemente e ribadisce in rete, annullando l'errore dagli 11 metri. Nel finale l'Udinese prova qualche affondo ma senza troppa convinzione. Nella ripresa, i bianconeri scendono in campo compatti e aggressivi. Al 5' minuto però è ancora il Napoli a rendersi pericoloso: Mertens conclude da dentro l'area, ma il suo tiro viene ribattuto. Sulla respinta ci prova Hamsik, ma l'Udinese riesce a chiudersi con ordine. Al 15' Oddo effettua il primo cambio della partita: fuori Perica (che ha toccato pochi palloni), dentro Lasagna. Tre minuti dopo i bianconeri sfiorano il pari con una gran conclusione dalla distanza di Barak che viene respinta con i pugni da Reina, nessun bianconero in area e il portiere riesce a recuperare il pallone. Al 28' Callejon si libera del suo marcatore, entra in area bianconera e conclude centralmente con Scuffet pronto a fare sua la sfera. Al 28' seconda sostituzione per Oddo: fuori Fofana, dentro Jankto. Tre minuti dopo Sarri richiama Insigne e inserisce l'ex Zielinski. Nel finale di gara spazio anche a Bajic (per Angella) e Rog (per Hamsik). Ma è sempre Barak a chiamare in causa Reina dalla distanza, anche in pieno recupero. Nulla da fare, però, e secondo ko interno consecutivo per i friulani, che però, a tratti, hanno dimostrato di potersela giocare alla pari con la capolista.

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