udinese

L’Udinese è viva, ora cercasi continuità

L'Udinese ha dimostrato di essere viva, dopo la debacle interna contro il Chievo non era semplice riordinare le idee ed affrontare una gara di questo tipo e livello di difficoltà, i bianconeri lo hanno fatto con maturità e disciplina tattica,...

Massimo Liva

Un pareggio quello ottenuto contro la Fiorentina che da una parte lascia l’amaro in bocca per il fatto di essere stati rimontati dopo essere andati in vantaggio per ben due volte ma dall’altra fa ben sperare in vista delle prossime gare di campionato, considerando pure il valore dell’avversario arrivato a Udine con l’obiettivo dei tre punti per cercare di restare agganciato alla parte alta della classifica.

L’Udinese ha dimostrato di essere viva, stavolta è rimasta in partita dal primo all’ultimo minuto, ribattendo colpo su colpo alla squadra di Sousa. Dopo la debacle interna contro il Chievo non era semplice riordinare le idee ed affrontare una gara di questo tipo e livello di difficoltà, i bianconeri lo hanno fatto con maturità e disciplina tattica considerando anche le novità di formazione presentate inizialmente da Iachini. L’Udinese nel complesso è piaciuta, ci sono molti aspetti da migliorare e errori da evitare ma se i bianconeri avessero portato a casa i tre punti non avrebbero rubato nulla. Il cantiere rimane aperto, ora quello che serve è quella continuità di risultati che manca da tempo in Friuli. e’ risaputo che vincere aiuta a vincere, questo gruppo ha bisogno come il pane di riacquisire fiducia ed autostima per proseguire quel percorso nuovo a cui fa sempre riferimento il tecnico bianconero.

Nel finale di gara contro i viola si sono finalmente visti all’opera Penaranda e Jankto due giovani promesse che hanno dimostrato di avere qualità importanti, ora spetta al mister decidere quando sarà il momento giusto per buttarli seriamente nella mischia. Tra le note positive contro la Fiorentina la prestazione di Rodrigo De Paul che sta acquisendo sempre maggiore sicurezza e disinvoltura, ha classe e qualità, ha tutto per lasciare il segno con questa maglia ed in questo campionato e tra l’altro ha ampi margini di miglioramento.

Stipe Perica invece, schierato dall’inizio, non ha inciso molto sulla gara, generosità e impegno non si discutono forse ha pagato il fatto di giocare accanto ad un altra prima punta come Zapata che ha caratteristiche simili alle sue o semplicemente non era in giornata di grazia come in altre circostanze o magari aveva ragione Iachini ad utilizzarlo nel finale quando la sua energia e la sua forza fisica possono risultare determinanti. Certo è che le alternative in quasi ogni reparto al tecnico bianconero non mancano, ora resta da capire quale modulo possa essere più produttivo ed efficiente con i giocatori messi a disposizione del mister.

Il match contro il Sassuolo di domenica pomeriggio ci dirà molto di più riguardo allo stato di salute dell’Udinese. L’avversario è di quelli tosti e collaudati, un test davvero importante per capire se l’Udinese sia veramente sulla via della guarigione o se la strada in questo senso sia ancora lunga e complessa.

tutte le notizie di

Potresti esserti perso