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Nico Lopez, Aguirre e l'”attacco corto” dell’Udinese

Nico Lopez a Udine ha vissuto un anno particolare. Arrivato dopo il Mondiale U20 da protagonista, una comproprietà con la Roma che era restia a cederlo (ma il prezzo per Beanatia era questo), pi la stagione difficile che lui stesso ha raccontato:...

Monica Valendino

Nico Lopez a Udine ha vissuto un anno particolare. Arrivato dopo il Mondiale U20 da protagonista, una comproprietà con la Roma che era restia a cederlo (ma il prezzo per Beanatia era questo), pi la stagione difficile che lui stesso ha raccontato: "A Roma Zeman mi vedeva bene, dalla Primavera mi portò in prima squadra. Poi, dopo il suo esonero, con Andreazzoli non ho trovato spazio. All'Udinese, con Guidolin, il modulo era incentrato su Di Natale: con lui è dura per tutti. - le sue parole - Ho iniziato questa stagione con Stramaccioni, poi è arrivato il prestito al Verona e ho detto sì: ho bisogno di fiducia e continuità, qui la sto trovando. C'è un bell'ambiente. Spero di arrivare presto al top: voglio salire in alto, ho fame e questa è un'annata importante. Per le mie caratteristiche contro le grandi, contro chi lascia spazi per giocare, mi trovo meglio".

Ma con Di Natale non è vero che sia dura per tutti: Thereau ne è l'esempio, Quagliarella e Pepe in passato, non due qualunque, la conferma che oltre a essere bravi e duttili serve anche avere umiltà per giocare accanto a chi detiene lo scettro del comando.  Nico, giovane e spregiudicato, ha litigato perfino col tecnico rilasciando parole dure in una intervista per la delusione sul mancato impiego. Chi aveva ragione? A posteriori il tecnico di Castelfranco ha visto bene su parecchi punti.

Ma oggi avrebbe fatto comodo? Con Strama la situazione è cambiata, gioca con due punte e la meritocrazia è al potere. Probabilmente in estate si è fatto un errore di valutazione cedendo prima Aguirre all'Empoli, poi Nico al Verona con una formula di prestito che consente all'Udinese di essere in una botte di ferro: o a giugno torna oppure per averlo l'Hellas deve sborsare qualcosa come 18 milioni. Un affare da maestri.

Che però ha reso corto l'attacco: perché, come ha sempre detto Stramaccioni, giocare con due punte necessita anche avere riserve all'altezza. Il buon Gejio sta facendo bene come impegno e sul campo, ma il suo curriculum dice che non ha mai fatto la differenza, insomma lo si è inventato rincalzo e sta ripagando la fiducia, ma forse oltre a questo non può andare. Tutti puntavano su  Muriel, sappiamo come sta andando, sperando in un 2015 decisamente migliore. Insomma si sono ceduti due giocatori senza avere una terza via pronta.

Ora a gennaio si dovrebbe rimediare facendo tornare Aguirre, già nell'orbita della nazionale dell'Uruguay, ma che a Empoli non trova spazio.

E Nico? A Verona 6 volte titolare, 11 presenze, 4 reti all'attivo. Insomma un rincalzo di lusso, ma pur sempre un rincalzo. A Udine con Thereau e Muriel cosa sarebbe successo viste le ambizioni dichiarate?

"©Mondoudinese

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