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Nicola pensa ancora al 3-5-2

De Paul alla fine potrebbe farcela. I tifosi tendono una mano, ma le tensione rimane alta per una gara che può valere una stagione

Redazione

Mentre i tifosi tendono una mano, alla maglia più che alla squadra e alla società, il club tira avanti con la sua politica d'immagine quasi autolesionista. In settimana, con la squadra che sta precipitando verso il baratro c'è chi ha parlato di "stadio da scudetto". Bello, lo scudetto del bilancio certamente ci sarà come sempre e forse riusciremo ad avere anche l'impianto più bello e invidiato della Serie B.

Per non parlare dei rapporti col primo cittadino, che è tornato a farsi sentire a nome di gara parte dei tifosi per la questione del nome che per i friulani è e rimarrà sempre "Friuli". Per la società no, c'è uno sponsor di mezzo che sborsa una somma nientepopodimeno che di 500 mila euro annui. Ne valeva davvero la pensa? A Udine quello che non va giù è che davvero la parte economica sia diventata preponderante su quella sportiva, specie da quando il Paròn Giampaolo ha lasciato le redini ai figli.

La squadra intanto è in ritiro anticipato, per ricreare quell'armonia che non c'è da anni. Impossibile riuscirci in die ere, ma va anche detto che nelle recenti stagioni le gare chiave l'Udinese le ha vinte. Poi è subito ricaduta, ma questo è un altro discorso e anche oggi di certo la continuità non è un suo pregio. Anzi.

Seduta a porte chiuse, comunque, per l'Udinese che si prepara alla sfida di domenica, contro il Chievo. Al Bruseschi il programma dei bianconeri, dopo riscaldamento e torello, si sono dedicati alla preparazione tattica della prossima sfida, seguiti a bordocampo anche da Gino Pozzo e dalla dirigenza dell'area tecnica. Sandro ha continuato il proprio programma di allenamento differenziato mentre De Paul ed Ekong, dopo una prima fase di esercizi personalizzati, si sono uniti al gruppo per le prove tattiche e le loro condizioni saranno valutate ancora domani.

La sensazione è che alla fine Nicola, che si gioca la panchina in caso di fallimento, si voglia appellare ai suoi fedelissimi per cui chiederà all'argentino di stringere i denti nel solito 3-5-2 agendo come mezzala al fianco di Fofana e con Mandragora davanti alla difesa con buona pace per Wilmot che potrebbe però esordire a gara in corso. Davanti Okaka e Pussetto, dietro Ekong, Neutynk e Opoku.

Insomma non ci si attendono stravolgimenti in una gara chiave, anzi Chievo.

 

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