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Oddo: “Ci sono i tre punti in palio e noi cercheremo di ottenerli”

Le parole del nuovo tecnico nel giorno che precede la sfida al Napoli di Sarri: "Poche direttive ma chiare. Tanto coraggio per affrontare una squadra forte"

Redazione

Prima conferenza della vigilia per il neo allenatore bianconero Massimo Oddo. Nella sala stampa dello stadio Friuli il tecnico ha affrontato i temi caldi di un match tanto stimolante quanto proibitivo, una gara, quella contro il Napoli di Maurizio Sarri, a cui l'Udinese arrivo dopo il congedo a Gigi Delneri. Friulani che quindi affrontano Insigne & co. sotto una nuova guida, nella speranza di ripetere le prestazioni illustri già fornite gli anni passati nelle sfide al team partenopeo. Di seguito le parole di mister Oddo.

L’opinione pubblica dà per scontata la vittoria del Napoli, è d'accordo?

Noi non andiamo in campo per aspettare la partita successiva. Ci sono i tre punti in palio e noi cercheremo di ottenere il massimo. Il nostro campionato è fatto di 19 partite d’andata e 19 al ritorno e in ognuna ci sono i tre punti in palio. Arriva una squadra forte, che è prima in campionato e che esprime un calcio fra i migliori in Europa, ma noi puntiamo a dare il massimo.

Con quale modulo affronterete in Napoli domani?

Ogni giocatore sarà nella sua posizione. Io credo che un allenatore debba mettere i propri giocatori nelle condizioni per dare il meglio. Le direttive saranno poche ma chiare. Per ottenere i massimi risultati da ogni singolo giocatore si cerca di sfruttare le loro caratteristiche al meglio.

Un bilancio di questi primi giorni di allenamento?

C’è stata la massima disponibilità da parte di tutti i giocatori. Mi aspettavo massima collaborazione, cosa che c’è stata. I ragazzi hanno cercato di capire quello che voglio, soprattutto dal punto di vista mentale. In pochi giorni si può fare poco, ma si può cercare di incidere su un cambio di passo dal punto di vista mentale.

Cosa ha chiesto ai suoi giocatori in vista del match di domani?

Alla squadra ho chiesto piccole cose ma chiare. La principale? Il coraggio di giocare contro una squadra forte senza porsi troppi problemi.

Come stanno Behrami e gli altri "convalescenti"?

Hallfredsson non si è allenato, Larsen è convocato, Behrami non ci sarà. Ha fatto pochi allenamenti e non è ancora ai massimi regimi. Questa mattina ha avuto un problemino ed è uscito dal campo, quindi non sarà convocato. Ma non era comunque al meglio.

Che Scuffet ha trovato?

L’ho trovato tranquillo, sereno, anche a lui ho chiesto grande coraggio. È un ragazzo che sta crescendo e sta capendo che il calcio ti pone anche di fronte a situazioni difficili.

Il Napoli è una corazzata, punta allo Scudetto. Qual è, secondo lei, il tallone d’Achille degli uomini di Sarri?

Qualche errore individuale può capitare, ogni squadra ha qualche piccolo punto debole che però deve essere sfruttato dall’avversario. Devi essere bravo a sfruttare i loro piccoli limiti. Noi abbiamo tutte le capacità per metterli in difficoltà. Le squadre perfette non esistono.

Servirà attenzione soprattutto per evitare le loro ripartenze.

L’essere coraggiosi non è indirettamente proporzionale al non avere equilibrio. Nel calcio ci sono due fasi, e quella più pericolosa è quando hai la palla. Quindi dovremo avere il coraggio di non lasciare quegli spazi in cui il Napoli diventa micidiale. Parlando di coraggio intendo anche l’attenzione nel limitare i punti di forza di squadre forti come il Napoli.

Cosa si aspetta dai tifosi bianconeri?

Sono tifosi di questa maglia e mi aspetto che siano vicini alla squadra. Un cambio di allenatore può coincidere con una ripartenza e i tifosi sanno che essa può essere sostenuta anche da loro.

Ha già pensato anche alle partite che seguiranno?

Per me conta la partita di domani e ottenere il massimo da quest'ultima.

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