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Pozzo: Di Natale deve continuare. E su Zaza….

Patron Pozzo a tutto campo: da Di Natale fino a Quagliarella e, soprattutto, Zaza. Per il quale sorride...E sulla gara con l'Inter è fiducioso

Monica Valendino

A margine dei bilanci di fine anno Paron Pozzo si è soffermato per parlare più in profondità dei temi caldi in casa Udinese. A partire da Di Natale: "Sa tutto lui dico,! A parte gli scherzi non vedo un giocatore finito, e spero che giochi, magari di meno, anche il prossimo anno. E' un giocatore he vuole dare tanto, magari le circostanze lo portano ad avere un po' di scoramento, ma la realtà è un'altra. Gli auguro tanta salute e che continui tranquillamente. C'è pur Totti che gioca ancora. Finché continua lui anche Totò deve proseguire!".

Inevitabile uno sguardo al mercato: "Innanzi tutto c'è una buona notizia per Zapata che forse già la prossima settimana potrà giocare in Primavera. Serve una punta, ma trovare uno che faccia gol non è facile. Quagliarella? Ogni anno esce il suo nome, se viene ci sono porte spalancate, ma non ci sono fondamenta attualmente. Zaza? (Ride, ndr). Illazioni, il mercato non si è aperto, vedremo cosa succede. Un attaccante arriverà, ma attenti che chi viene vuole poi giocare. Vedi Diamanti, per esempio, se lo porti a Udine vuole il posto che non può essere garantito. Non sono cose facili da risolvere. Se porti un giocatore serve dargli garanzie".

Sulla squadra è fiducioso: "Ora sta rispondendo, fa vedere quello che vuole il tecnico e sono soddisfatto. Ora serve un attaccante in più, ma solo per effetto degli infortuni"

Sguardo anche a Domizzi che va in scadenza di contratto. "Se è in condizione, come spero, gli rinnoveremo la fiducia, ma è il campo a stabilirlo".

Il discorso cade anche allo stato del calcio italiano, partendo dall'esempio dato dall'Udinese con lo stadio: "In Friuli, nonostante la burocrazia, abbiamo dato un esempio anche se abbiamo lottato per dieci anni. Lo stadio in un anno lo abbiamo costruito, la cosa complicata è stata la burocrazia, sembra un paradosso. C'è una legge sugli stadi operativa, ora serve che tutti facciano ciò che serve. Siamo indietro in Italia e tutti gli addetti ai lavori sono consapevoli che si deve intervenire, altrimenti il nostro calcio rimarrà in ritardo. Qui si può fare calcio, ma serve cambiare la mentalità nei dirigenti a tutti i livelli".

Infine sull'Inter afferma che "sono convinto che faremo una grande gara. Vorrei vincere, ma se loro sono primi non è un caso. Noi giocheremo la nostra partita, sono convinto che giocheremo bene, poi speriamo in un pizzico di fortuna. Con la Fiorentina il risultato è stato bugiardo, vediamo se si inverte la cosa: mi basterebbe anche un autogol del raccattapalle!".

E a Babbo Natale chiede che "la fortuna ci ritorni quel che ci spetta, ritornandoci quei giocatori che ci sono mancati. Se abbiamo tutti in salute possiamo fare un campionato di un certo livello, non parlo di coppe, ma almeno un torneo divertente".

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