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Pozzo ha deciso il ritiro. Le colpe però vanno divise

Di chi è la colpa della caduta di Parma? Oggi è la domanda ricorrente tra le vie di Udine, nei bar, tra i tifosi e i semplici appassionati. C’è chi punta il dito sull’allenatore, chi verso i giocatori, chi verso la società, infine...

Monica Valendino

Di chi è la colpa della caduta di Parma? Oggi è la domanda ricorrente tra le vie di Udine, nei bar, tra i tifosi e i semplici appassionati. C'è chi punta il dito sull'allenatore, chi verso i giocatori, chi verso la società, infine chi sostiene che le colpe sono da dividersi fra tutte le componenti.

Intanto la squadra - come detto - da oggi inizia a pensare al Palermo: probabile che prima dell'allenamento (differenziato tra chi ha giocato e no) il club parli nello spogliatoio.

Da Barcellona ieri sera è arrivata la voce dei Pozzo: il ritiro deciso immediatamente dopo il triplice fischio, il silenzio stampa dei giocatori, sarebbe stato deciso direttamente dal Paròn da Barcellona.

Dopo le parole di Genova dove definiva i bianconeri come  "una squadra di gladiatori" la delusione, comprensibile e giustificata. Ecco il provvedimento punitivo quindi, col ritiro deciso immediatamente.

Ora però è anche giusto sottolineare che se la sconfitta appare pesante, globalmente il campionato ha rispecchiato le attese iniziali: una squadra non completa, con lacune tecniche sempre evidenziate. Bubnjic, ahinoi, non vale Angella, Fernandes si sta perdendo, Aguirre non è Lopez (nemmeno questo una 'cima' a Udine), Guilherme non è ancora convincente, ma alternative nel ruolo ce ne sono poche e senza Pinzi la mediana traballa, è palese.

Ecco: per questo colpe e colpevoli sono molteplici. Nessun processo, però. Solo l'auspicio che il mercato porti consigli.

©Mu

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