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Pozzo: Pinzi ha fatto una scelta economica

Paròn  Pozzo a margine della conferenza stampa della Web Eywear ha parlato anche ai cronisti. Partendo dalla questione Pinzi: “Non è dipeso da noi, ma dal giocatore che aveva il contratto in scadenza. Ha fatto una scelta economica, noi...

Monica Valendino

Paròn  Pozzo a margine della conferenza stampa della Web Eywear ha parlato anche ai cronisti. Partendo dalla questione Pinzi: "Non è dipeso da noi, ma dal giocatore che aveva il contratto in scadenza. Ha fatto una scelta economica, noi abbiamo ritenuto di premiarlo lasciandolo andare. Chiedete a Calori: ha fatto diversi anni, popi è andato via. Non l'ho mai sentito dire qualcosa, ma se gli chiedete ij merito, affermerà che l'Udinese è stata sempre corretta lasciandogli il cartellino. Facciamo con tutti così. L'Udinese non finisce domani. Se tanti vengono a Udine, lo fanno perché sanno che qui c'è una società che rispetta gli interessi altrui. Ricordate Felipe? Quando è andato via è scoppiato il finimondo, ora è tornato e nessuno organizza una cena a favore! L'Udinese sembra un continuo carnefice, tra vittime del terremoto e Pinzi!"

Si cerca però una nuova bandiera anche "se noi facciamo di tutto e se non vengono fuori non dobbiamo mettere per forza un friulano - afferma ancora Pozzo -: se perdiamo nemmeno i tifosi sono contenti. Dobbiamo vincere le partite, non pensare ad altro. Scuffet? E' un talento, lo abbiamo mandato a giocare, è giovane e deve maturare".

Ai tifosi, quindi, un invito a "stare tranquilli. Se vai via un giocatore non rimaniamo a piedi, abbiamo ricambi in tutti i tuoi. Proclami non li faccio, l'obiettivo è raggiungere il prima possibile la salvezza, dobbiamo essere realisti anche se le ambizioni non mancano"

Sui voti del mercato dai dai media (in passato sempre criticati dal Paròn...) afferma (ridendo, ndr) che questa volta "mi hanno fregato, mi preoccupo perché col 4 andavo in Europa. Zapata in prestito? Pensatela come volte, ma è importante".

Su Colantuono conferma che "era quello che cercavamo. Lui lo sa, è rimasto all'Atalanta perché si trovava bene, poi è arrivato a ciclo concluso. E' stata una pausa di transizione quella passata. E' un allenatore caratteriale, quello di cui abbiamo bisogno con questo spogliatoio che arriva da tutto il mondo".

Sui giocatori su cui puntare non fa però nomi: "Non responsabilizziamo troppo nessuno. Guillerme? E' importante, mi spiace che sia infortunato, perché col nuovo allenatore aveva capito cosa fare. Dopo il Novara ha fatto capire che sa come giocare in Italia, gli mancava la grinta, ora avrà un paio di mesi, non so, poi l'avremo a disposizione".

Questione stadio, la cifra che circola sembra bassa: "Tutto dipende da quanto danno, se non trovi offerte superiori...Il Milan vende la maglia a 20 milioni, per noi meglio così che nulla. Sono d'accordo con voi, ma se nessuno offre di più... E' importante un abbinamento con una azienda come la Dacia per veicolare il nome, con questo sponsor siamo assieme da 8 anni, questo è molto importante".

 

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