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Ranégie: Fumo o arrosto? Intanto Perica ha perso il sorriso

Prendete tutto questo per quello che è: il semplice sfogo di un attaccante che sa di poter dare molto di più se giocasse con continuità (come Matos del resto), una società che non se ne vuole privare e andrà avanti con questa rosa davanti, un...

Monica Valendino

«Vorrei giocare di più. Non è facile guardare le partite dalla panchina e volevo dare di più a questo gruppo. Non posso sempre entrare a partita iniziata e cambiarla, ho dato il 100%, ma non è bastato», firmato Stipe Perica dopo la gara con la Roma. Perica, come ampiamente previsto, essendo un buon giocatore vorrebbe più spazio. E' il problema che si paventa da tempo: una squadra livellata, senza prime donne, o vince oppure qualche malumore sorge, specie in avanti dove nessuno si sta rivelando goleador inamovibile.

Un caso o solo una voce? L'Udinese di cedere il suo croatone non ci pensa, anche se il mercato ha vie infinite e si sa che in questi casi sono i procuratori a fare il bello e soprattutto il cattivo tempo. Lasagna arriverà solo a giugno, altri arrivi non  sono previsti davanti, ma c'è chi sussurra che in società si vorrebbe valutare meglio Ewandro. Anche perché il ruolo di Perica, di difficile collocazione, con Zapata che gli fa ombra.

Già Zapata, altro problema: gioca, ma la sua media voto è insufficiente per un semplice motivo: sembra non vedere la porta e per una punta non è un pregio. I suoi gol li fa, ma troppo pochi e troppo alterno  il suo rendimento.

Così viene fuori il procuratore di Ranégie, Carl Fhaget, che  come riporta anche il Messaggero a Sportbladet ha confermato attraverso il suo profilo Facebook: «Devo aspettare l’Udinese per un po’, quindi tenete le dita incrociate e seguitemi». Le dita incrociate, permettetecelo, le tengono i tifosi dell'Udinese. Di bischerate se ne sono state fatte fin troppe in questi due anni. Per cui prendete tutto questo per quello che è: il semplice sfogo di un attaccante (perica) che sa di poter dare molto di più se giocasse con continuità (come Matos del resto), una società che non se ne vuole privare e andrà avanti con questa rosa davanti, poi un ex che vorrebbe rilanciarsi di cui nessuno sente la mancanza.

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