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Scommesse e certezze

L'Udinese parte da una certezza: la squadra dell'anno scorso senza cambiamenti non convince, serve inserire i giovani. Ma prima c'è tanto da sfoltire

Monica Valendino

Che dire? Le amichevoli estive lasciano semper fil tempo che trovano. Non possono esaltare, ma nemmeno tanto meno deprimere. Sono test, ma ovviamente qualcosa dicono. E all'Udinese quello che si dice da più parti è che se si continuerà a puntare sulla vecchia squadra ci sarà davvero da sudare.

Del resto uomini e modulo per tre stagioni hanno detto che c'era più di qualcosa che non va. Per cui non si capisce come un brutto anatroccolo possa diventare cigno solo imparando qualche dettame tattico in più. Fasce e mezzali sono palesemente inadatte a svolgere il compito e senza un regista di qualità, questo benedetto 3-5-2 rischia di diventare una fotocopia sbiadita di quanto già visto (o non visto) nel recente passato.

Serve puntare sui giovani, non è una novità: Angella, Peñaranda, Matos, ma soprattutto Jankto in mezzo al campo possono dare quelle linfa che sembra mancare. Inutile ribadire che Iachini rischia di avere le mani legate se non si attua uno sfoltimento importante. Ovviamente il tecnico prima di dare il via libera a certe cessioni deve capire se davvero questi giovanotti rampanti hanno la stoffa per proporsi da subito. Angella certamente è da maglia titolare, sugli serve continuità per poter dimostrare le doti, ma ci sarà spaio per essa? Inoltre non è detto che la tecnica basti, non è detto che basti far vedere ora qualcosa di buono. I ruoli che andrebbero a coprire sono delicatissimi, per cui serve tanta sostanza.

In queste amichevoli Badu ha dimostrato che almeno lui c'è, anche se il ghanese spesso ci ha abituati a ottime cose e periodi di buio. Abbiamo escluso volutamente Fofana per il semplice motivo che non è stato valutato a dovere. Ma anche lui, come Jankto potrebbero essere  le mezzali necessarie a sviluppare la manovra con più dinamismo.

Rimane il problema regista: Guilherme senza troppi rimpianti salutato ed è andato in Spagna. Rimangono Lodi (ancora troppo lento, come del resto l'anno socio per prendere in mano la squadra) e un Balic tutto da scoprire, per il quale vale il discorso fatto per gli altri giovani.

Scommesse e certezze per adesso: le scommesse sono tutte da vincere, le certezze sono che la vecchia Udinese non ha molto da dire, servono innesti.

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