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Segnali di fumo prima di Empoli

E’ una trasferta propedeutica a tutta una serie di scenari che attengono al futuro dei friulani, perche’ vincere significherebbe avvicinarsi a grandissimi passi alla quota salvezza

Sergio Salvaro

Prima trasferta dell’anno solare, sul terreno dello stadio “Castellani” di Empoli, per l’Udinese di Gigi Delneri. Un 2017 che e’ iniziato subito con delle risposte che si attendevano con trepidazione dato che I primi avversari del nuovo anno, da affrontare a distanza di sette giorni l’uno dall’altra, ma col conforto del tifo amico, si chiamavano Inter e Roma.

Il responso e’ stato quello meno favorevole ai bianconeri, battuti in ambedue le circostanze; due battute d’arresto che perlomeno al momento attuale hanno decretato che all’Udinese manca ancora qualcosa per poter aspirare a qualcosa di piu’ rispetto ad un onesto posizionamento a centro classifica. Tema risollevato dai giornalisti presenti in sala stampa per la tradizionale conferenza fissata alla vigilia dell’impegno in campionato, che un Delneri refrattario a voler accettare un certo tipo di critiche ha cercato di moderare opponendo le sue ragioni, e cercando di rispedire osservazioni ed appunti al mittente. In questo tipo di discorso tutte le parti in causa, ovvero critica sportiva e tecnico sembrano poter vantare la loro parte di ragione.

Ha ragione Delneri nel sostenere che quelle affrontate nelle ultime due settimane sono squadre costruite per competere per obiettivi diversi da quelli dell’Udinese, e che non sia irrilevante il momento, nel quale queste squadre vengono fronteggiate, che puo’ corrispondere ad un loro stato di forma piu’ o meno buono. Fin qui le giuste puntualizzazioni del tecnico di Aquileia. Ma non ragiona male anche chi, fra gli addetti ai lavori, ha fatto notare che un percorso di crescita per una squadra che possiede dei valori e che vuol far sbocciare alcuni fra I diversi promettenti giovani della rosa passa attraverso prestazioni che possano condurre il team al conseguimento del risultato positivo anche contro le big del campionato, fatto che si potra’ concretizzare in futuro solo se la squadra limitera’ I propri errori, in sede di palleggio, di perdita spesso banale del possesso palla, di poca cattiveria sottoporta con conseguenti occasioni costruite ma non finalizzate.

Ed anche quando ci sara’ un’Udinese piu’ continua e presente, soprattutto a livello mentale, per 95 minuti di partita. Si puo' azzardare che una volta focalizzati questi ultimi temi il mister dei friulani, sempre nel corso della conferenza, sia stato per cosi’ dire stanato: lo sfogo, manifestato con le garbate ed argute maniere che lo contraddistinguono, lo ha portato a concludere che con tutta probabilita’ l’Udinese svolge bene I propri compiti, nella misura in cui l’avversario finisce per mettere a nudo le negativita’ o minor fasi di positivita’ delle zebrette, in quanto tecnicamente piu’ attrezzato. Si nota pertanto il lancio di una serie di segnali di fumo prima dell’importante impegno dell’Udinese in Toscana, I quali, quasi sull’onda dei venti che impetuosi hanno spirato per quasi tutta la settimana in Friuli-Venezia Giulia, hanno preso una molteplice direzione: dalla stampa al tecnico e da quest’ultimo alla societa’, alla quale viene in sostanza detto: per ora si fa con cio’ che si ha in casa, ma di fatto, in futuro, per commettere meno errori ed essere piu’ performanti, per cercare di “comandare” maggiormente I match, bisognera’ immettere una nuova dose di qualita’ nel rooster bianconero. Tutto questo alla vigilia dell’importante impegno esterno delle zebrette ad Empoli, una trasferta che assume valore perche’ tornare a casa senza punti per la terza volta consecutiva finirebbe per rovinare quanto di buono era stato messo assieme dagli uomini di Delneri fra l'inizio e la meta’ di dicembre.

E’ una trasferta propedeutica a tutta una serie di scenari che attengono al futuro dei friulani, perche’ vincere significherebbe avvicinarsi a grandissimi passi alla quota salvezza, aspetto che darebbe al sodalizio friulano la possibilita’ di sondare nelle partite future l’effettiva consistenza ed utilita’ dei tanti giovani presenti in rosa. Non farebbe lievitare molto la classifica, ma avrebbe i suoi risvolti positivi anche un pari: il saldo complessivo nell’ambito degli scontri diretti con gli azzurri sarebbe positivo, e segnerebbe comunque un passo concreto verso la salvezza, dato che le ultime tre della graduatoria, sempre abbastanza distanziate dall’Udinese, hanno gia’ perso all’andata al cospetto di Thereau e compagni. Se e’ vero che I bianconeri sanno competere al meglio contro tutte le formazioni che non sono considerate delle big del campionato, Empoli e’ l’occasione giusta per dimostrarlo. In caso contrario, si rischiano delle figuracce che, oltre a peggiorare la classifica, non farebbero bene al morale dei friulani in vista del prossimo impegno di campionato, domenica prossima in casa contro il Milan.

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