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Serena: «Di Natale-Toni, il gol non invecchia mai»

Aldo Serena da Montebelluna commenta il derby triveneto alle porte partendo dal confronto tra  Di Natale e Toni “Se sono arrivati a giocare ad alto livello fino a questa età significa che hanno fatto vita da professionisti. Nello stesso...

Monica Valendino

Aldo Serena da Montebelluna commenta il derby triveneto alle porte partendo dal confronto tra  Di Natale e Toni "Se sono arrivati a giocare ad alto livello fino a questa età significa che hanno fatto vita da professionisti. Nello stesso tempo, però, vuol dire che le generazioni dietro non hanno prodotto granchè a livello di attaccanti. Le nostre società devono decidere di tornare a investire sui vivai. Toni due anni fa era finito a giocare negli Emirati. Incredibile come abbia saputo rilanciarsi. Di Natale, invece, è stato una macchina da gol negli ultimi sei anni. Totò ha saputo fare delle scelte intelligenti per la sua carriera. Grandi piazze avrebbero potuto avere per lui un profilo sicuramente più stimolante, ma conoscendosi, ha preferito la tranquillità e la serenità di una piazza come quella di Udine che gli ha permesso di fare cose fuori dalla norma. Duecento gol nel calcio di oggi sono tantissimi e per come sta andando non sembra che voglia fermarsi qui, anzi", afferma al Messaggero Veneto

Poi aggiunge: "Totò ha sempre avuto dei piedi fatati. Ricordo un gol alla Reggina di sei anni fa impressionante. Io avevo caratteristiche più simili a quelle di Toni e confesso che ho invidiato e ammirato gli attaccanti capaci di simili prodezze. Come dice prima credo che anche la maturità e la tranquillità ti permettano di tentare certe giocate in area di rigore. Parliamo dei pregi e dei difetti dei due. Beh, a Totò manca il colpo di testa, Toni difetta nel calcio di punizione. Tecnicamente Di Natale è superiore, Toni è più uomo squadra. Li accomuna il fiuto del gol, Totò è insuperabile nella velocità d’esecuzione. In area è un cobra"

Udinese-Verona può essere decisiva specie per Mandorlini: "In questo momento gli tornerà utile quello che ha imparato da uno dei suoi maestri come Trapattoni. Ultimamente gli sta girando male, l’importante è che non si rompa il feeling con il pubblico che in una piazza come Verona è molto importante. Stramaccioni? n Friuli negli ultimi anni è stata alzata l’asticella. Il fatto di aver centrato spesso l’Europa non significa che ci si debba andare sempre. In questo momento la classifica dice che la pressione è tutta sulle spalle del Verona... Sì, ma non credo che Mandorlini verrà a Udine per fare le barricate"

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