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Sergio: “Zac su tutti, a Udine ho vissuto la seconda giovinezza”

Raffaele Sergio, doppio ex di Udinese e Napoli racconta la sua carriera: "Zaccheroni ha dato il via a questa cavalcata dell'Udinese che ancora continua"

Redazione

Nato a Cava dei Tirreni, Raffaele Sergio a Calcionapoli24.it ripercorre la sua carriera. Raccontando come arrivò a Udine:  "Per merito di Carlo Piazzolla, che era il direttore sportivo. Stette anche alla Roma. Ad Udine ho vissuto la mia seconda giovinezza con Zaccheroni in panchina, maestro di vita e di calcio. L'ideatore del 3-4-3. Zaccheroni ha dato il via a questa cavalcata dell'Udinese che ancora continua".

Poi il Napoli:  "C'erano troppe aspettative quell'anno, ma la squadra era giovanissima. Ricordo che qualcuno di noi 'anziani' provò ad esortare la dirigenza. Il centrocampo era composto da Rossitto (24 anni), Longo (19 anni) e Goretti (19 anni) e per una piazza come Napoli non andava bene. Diciamo che fu fatto un errore di valutazione. Giocare col Napoli è sempre stato il mio sogno, ma ebbi un grave infortunio che mi costrinse a restare fuori per mesi e mesi. Peccato..."

Sotto il Vesuvio una  stagione però travagliata cominciata con Mazzone ("E' stato quello che aveva più coglioni. L'unico a centrare l'obiettivo, fu quello che appena vide che la società non avrebbe potuto accontentare le sue richieste sul mercato decise di dimettersi"), finita con Galeone ("E' stato tanto decantato, ma da lui non ho imparato proprio niente").

Oggi Sergio è anche allenatore "Ho appreso un po' da tutti i tecnici che ho avuto. Zaccheroni su tutti, ma anche Mondonico e Mazzone mi hanno insegnato tanto. Zaccheroni era sopra la media, insegnava tutto, dalla a alla z. Infatti lo rivedo molto in Sarri".

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