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Stramaccioni: questo è l’anno zero

Andrea Stramaccioni, alla vigilia della importante gara contro la Samp e alla vigilia della sosta fa il punto della situazione della sua Udinese, ancora un cantiere aperto: « Abbiamo avuto altri momenti difficili, non cerchiamo alibi, so che chi...

Monica Valendino

Andrea Stramaccioni, alla vigilia della importante gara contro la Samp e alla vigilia della sosta fa il punto della situazione della sua Udinese, ancora un cantiere aperto: « Abbiamo avuto altri momenti difficili, non cerchiamo alibi, so che chi giocherà domani sarà all’altezza. Potrebbe esserci qualcosa di nuovo, ma sono sicuro che tutti sono all’altezza »

Come novità, quindi « nella nostra struttura manca qualche giocatore, per cui qualcosina cambierà. In un campionato può accadere. I primi mesi ci portano a pensare che possiamo fare bene anche in emergenza, i risultato dipenderà dall’atteggiamento non da chi andrà in campo »

Ultima gara del 2014, 45 punti in 36 gare, ma anche discontinuità: « E’ il nostro cruccio: parlando dal primo giorno ho parlato chiaro, salviamoci e costruiamo una nuova udinese. Questo è l’anno zero per portare avanti nuovi profili, come l’Udinese ha sempre fatto. Cito Eder che dice che siamo strani,  vinciamo con la Lazio, ma perdiamo col Verona. E’ il nostro cruccio. Quando giochiamo come sappiamo possiamo fare bene, la continuità è davvero il cruccio. Comunque la classifica è buona »

La questione mentale è fondamentale: « Il coraggio quando l’abbiamo messo, abbiamo fatto bene, quando è mancato abbiamo sofferto. L’analisi fatta prima dice che come punti siamo bene, ma come prestazioni siamo i primi ad essere arrabbiati. A Genova incontriamo una squadra insieme alla Juve tra le più in forma della Serie A, ha perso solo una ga, ma secondo me è l’avversario migliore per dire che ci siamo anche noi »

Di Natale e Muriel: « di mercato non parlo, su Totò fuori casa quando l’allenatore lo ritiene, può essere importante sia dal primo minuto sia da dopo. Sta bene, ma potrebbe anche subentrare »

La squadra sembra però affiatata: « Il lavoro paga sempre, noi stiamo costruendo. E’ il primo anno per costruire qualcosa che porti a obiettivi diversi. Dobbiamo fare punti ed essere più continui. Non ho mai imputato scarsa voglia ai miei, l’impegno c’è. Siamo la squadra che fa meno falli in A, l’aggressività va aumentata e questo magari consente di non prendere gol negli ultimi quarti d’ora di gioco »

Marassi è uno stadio che fa la differenza, oltre che la Samp, aggressiva: « Io mi aspetto una squadra organizzata, Mihajilovic sta facendo grandi cose, le qualità passano per i tre giocatori offensivi, sono molto integrati fra loro. E’ una squadra molto forte, non a caso arriva a questo punto con una sola sconfitta, ma noi ci giochiamo la nostra gara, dobbiamo crederci e avere coraggio. Marassi si sa che è uno stadio caldo, l’euforia sarà alta, è un vantaggio per loro, ma noi vogliamo regalare qualcosa anche ai nostri tifosi »

La storia mette di fronte Mihajilovic e Stankovic: « E’ una sfida tra due campioni e amici. Dei fa parte del nostro lavoro, Sinisa è un fratello per lui, sarà una sfida sportiva, ma non personale. Il loro rapporto va oltre e sono le cose belle del calcio »

Le alternative a Piris per Strama « ho un alleato, il campo: sono ragazzi che stanno lavorando bene, la mia scelta cadrà sul giocatore che sta meglio in base alle caratteristiche degli avversari. L’attacco della Samp con tre punte larghe costringe a schiacciarti nella tua area, per cui faremo valutazioni per evitare questo. La prestazione passerà attraverso gli undici e i tre che subentreranno »

La difesa con Pasquale pronto a fare il quarto difensore nella difesa a tre può essere la soluzione: « Sono discorsi normali, sono i giornalisti che si fissano con un modulo, poi la dislocazione in campo quando si prepara una partita è ben chiara. Servono adattamenti, poi magari i giornali scrivono una cosa, per noi è importante coprire il campo. La difesa a tre non può subire l’attacco a tre »

A fine anno il bilancio è che  «si sta costruendo un ciclo importante e c'è la volontà della società di ricostruire una squadra di primo livello, ora pensiamo alla salvezza, anche se non siamo contenti della discontinuità. Badu? E' importante, ma ci faremo trovare pronti quando mancherà»

©Mondoudinese

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