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Stramaccioni: vogliamo vincere, è la migliore medicina

Tra Milan, Cesena e Inter, Andrea Stramaccioni parla soprattutto della gara che verrà: «  Basta parlare di domenica, parlando di calcio quello che non va in questa prima parte della stagione sono le prestazioni, non i punti. Non ci nascondiamo,...

Monica Valendino

Tra Milan, Cesena e Inter, Andrea Stramaccioni parla soprattutto della gara che verrà: «  Basta parlare di domenica, parlando di calcio quello che non va in questa prima parte della stagione sono le prestazioni, non i punti. Non ci nascondiamo, tutti ci mettiamo la faccia. C’è chi ha 18 punti e si sente come da Champions, noi siamo arrabbiati. Le prestazioni vanno di pari passo, siamo in un trend negativo sulle prestazioni, sta a me prendere provvedimenti e trovare i motivi. Manca questo e la medicina principale è tornare a vincere, a partire col Cesena »

Quello che sorprende è che quando la classifica è buona è che non  ci dovrebbe essere ansia: « Con l’Atlanta l’ultima  gara vinta convincendo. Andiamo a Firenze a  giocarcela e va male, a Genova lo stesso, noi raggiunta una classifica buona, alziamo l’asticella, secondo me siamo andati indietro. Sgancio per questo il risultato dalle prestazioni: la squadra ha perso delle abilità che le hanno permesso fare punti nelle prime partite. Non parlo di arbitri, ma recuperiamo gli infortunati, alcuni sono chiave per caratteristiche. Sono contento di aver rivisto Silva, Widmer, sono cose importanti che ci possono far riprendere la strada »

Col Cesena ci si attende turnover: « Scuffet rientra, ma è una scelta fatta già a inizio stagione. In campionato la scelta è su Karnezis che reputo più pronto. Non parlerei di turnover sul portiere »

La coppa Italia che importanza ha? « L’obiettivo primario è salvarci, ma in una stagione senza coppe, questa manifestazione è un obiettivo importante, vogliamo fare bene: la formula non permette errori, abbiamo il vantaggio di giocare in casa, sarà partita vera, poi vedremo in campo chi sta meglio e peggio e chi ha giocato meno. Ma la mia idea è far giocare chi sta meglio mantenendo la spina dorsale, perché la gara è importante. »

Il Cesena in campionato è stata una gara discussa: « Non c’è spirito di rivincita, ma voglia di vincere. La prestazione è importante, in questi casi, l’abbiamo visto col Milan che stava per essere fischiato e ora parla di altri orizzonti. Per cui torniamo a vincere è importante per prepararci al meglio alla gara di domenica »

Sul centrocampo c’è più quantità che qualità, Kone ha problemi fisici: « Sicuramente so che può dare molto di più, ma sta mettendo tutta la voglia che ha al servizio della squadra, anche lui alcuni acciacchi l’hanno penalizzato, domenica si è tolto la maschera perché lo infastidiva e ha dimostrato coraggio. Lui Fernandes sono profili simili, se p vero che da una parte Kone è importante che giochi, anche Bruno necessita i giocare, sceglierò la soluzione migliore. Davanti? Totò è da gestire, le alternative non sono molte, sicuramente valuteremo Di natale, ma l’idea è non rischiarlo. E’ innegabile che l’assenza di Muriel, al di là di quello che offre, ci ha tolto una caratteristica, la velocità. Gejio è entrato col mila e ha mostrato alcune caratteristiche strutturali. Vedremo anche su Thereau. Dopo la rifinitura deciderò »

Evangelista e Zapata stanno crescendo:« Il primo per caratteristiche, se cresce con calma, è quello che ci manca. Esterni di qualità non ce ne sono, il problema nostro è il raccordo tra chi recupera i palloni e i realizzatori. In questo momento non riusciamo, Evangelista ha la possibilità in futuro di essere importante. Anche Zapata va fatto crescere con calma. Sono due prospetti interessanti »

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