udinese

Tommasi: Udinese, politica lungimirante. Servono le squadre B

Ospite di Lorenzo Petiziol su Radio Spazio Damiano Tommasi, il presidente dell’Assocalciatori. Tema del giorno, ovviamente, le nuove normative appena introdotte dalla FIGC sulle rose e il terremoto che stanno portando in Serie A, con...

Monica Valendino

Ospite di Lorenzo Petiziol su Radio Spazio Damiano Tommasi, il presidente dell'Assocalciatori. Tema del giorno, ovviamente, le nuove normative appena introdotte dalla FIGC sulle rose e il terremoto che stanno portando in Serie A, con l'Udinese (come le sue omologhe) costretta a vendere un gran numero di giocatori in esubero per raggiungere ad agosto la famigerata quota dei 25.

"Per ora non abbiamo parlato ancora della lista dei 25, ma è una norma che non è inserita in un progetto sportivo completo, come in Spagna dove ci sono le squadre B. Sappiamo per cosa sono state istituite queste regole. E' abbastanza evidente nei movimenti di mercato. Ha molte lacune anche sugli Under 21, visto che non si specifica che debbano essere italiani e i club stanno comprando stranieri. Formati in Italia non significa debbano essere italiani".

Una norma che vede l'Udinese che si è cautelata in assenza delle squadre B con il Watford e il Granada: "E' sicuramente una politica lungimirante - afferma Tommasi - anche se i giocatori, giocando all'estero, non possono essere inseriti in corso d'opera Ma l'Udinese, soprattutto per gli stranieri si è mossa in maniera positiva".

Nessuno sciopero, comunque, all'orizzonte: "Quello degli esodati è un  discorso particolare. Bisogna capire dove verranno impiegati i giocatori non in lista per il campionato. Ci sono quadre che possono utilizzarli in Europa o in Coppa Italia, ma servirà analizzare caso per caso. Non è stata pensata nessuna protesta, comunque, se non giocano. La norma, va detto, è passata senza l'appoggio di calciatori e allenatori e una regola così andrebbe fatta con l'appoggio delle componenti tecniche in consiglio. I giocatori con un contratto che rischiano di rimanere fuori devono comunque essere pagati: è vero che si possono fare due cambi, ma cosa succedere se un giocatore rimane in un club convinto di essere in  lista, e poi si trova 'tagliato' a fine agosto?".

Già cosa succederà? Perché se la norma è sicuramente valida negli intenti, non lo è per i modi come è arrivata. Come ha fatto notare Tommasi servivano prima le squadre B. In attesa l'Udinese ha una quarantina di giocatori che attualmente si stanno allenando. Quando qualche tifoso parla di innesti, forse si dovrebbe ragionare a fondo sul terremoto che queste nuove regole stanno portando.

tutte le notizie di

Potresti esserti perso