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Toto allenatore: Da De Canio a Prandelli, la corsa è in corso

Tanti nomi per la panchina dell'Udinese: De Canio si è detto ottimista sulla conferma, ma le sconfitte con Samp, Torino e Carpi hanno un po' oscurato la salvezza ottenuta. La prima alternativa è Pioli Concorrenza per gli altri nomi, da...

Monica Valendino

La margherita dell'Udinese ha petali con scritto bene impresso il nome di alcuni allenatori: Gino Pozzo la sta sfogliando e sta valutando quale tenere in mano. Ma la scelta non è scontata. Anzi il borsino cambia di giorno in giorno.

Gigi De Canio tra mercoledì e giovedì dovrebbe incontrarsi con la proprietà. Sabato scorso ha parlato di "sensazioni positive" in merito a una possibile permanenza. Dalla sua, come già detto ampiamente nei giorni scorsi, ha l'appoggio della squadra, di gran parte del pubblico e una salvezza che non era scontata. Ma contro ha quattro sconfitte su nove partite, e quelle con Samp, Torino e Carpi non hanno di certo convinto i Pozzo che la malattia di cui soffriva l'Udinese avesse trovato una cura.

Domenica, dopo l'ultima di campionato, le voci che giravano in sala stampa erano convinte di un addio. Ma è anche vero che dopo aver cambiato tre allenatori in due anni, si è compreso che il problema di fondo non sta in panchina.

Il principale candidato alla sostituzione sembrerebbe essere Stefano Pioli. La Lazio non vede l'ora di liberarsi del suo contratto, ma ad oggi da Udine ci sono stati contatti ma nessuna firma, come qualcuno ha scritto. Anzi sarebbe lo stesso Pioli forse ad aspettare. In questi giorni ci dovrebbe essere un nuovo contatto anche con lui, ma per ora è solo uno dei petali.

Un altro nome che circola da tempo è quello di Rolando Maran. Piaceva già l'anno scorso, oggi sarebbe propenso a cambiare aria dopo quanto fatto col Chievo, ma il presidente dei clivensi Campedelli sembra l'ostacolo maggiore, quasi insormontabile. Comunque sia su di lui c'è anche l'Atalanta, dove l'ex ds gialloblu Sartori sta premendo molto per riaverlo con sé.

Poi c'è Giampiero Gasperini, un outsider oggi come oggi, ma che dalla sua ha la profonda conoscenza della difesa a tre, il marchio di fabbrica dell'Udinese. Negli ultimi anni sono stati presi allenatori che hanno sempre lavorato con quella a quattro: d'accordo che un tecnico oggi come oggi reputa solo dei numeri i moduli, ma è anche vero che la stessa filosofia di gioco cambia radicalmente tra un metodo e l'altro. Gasperini garantirebbe quel 3-4-3 che è il pallino di Pozzo da anni. Per adesso pare non ci sia stano nessun contatto comunque. Anche qui la concorrenza non manca: il Torino potrebbe perdere Ventura e il primo nome sulla lista di Cairo sarebbe proprio quello di Gasp.

Così come Marco Giampaolo per ora è un outsider, che dopo aver salvato l'Empoli sogna in grande: il Milan potrebbe ripartire proprio da lui, si dice. A Pozzo piace dai tempi del Siena, quando sembrava destinato a sostituire Marino. Oggi è un nome da tenere d'occhio.

Infine Cesare Prandelli: esperto, con un curriculum importante, ha per contro forse un ingaggio che non sembra rientrare nei canoni dell'Udinese.

Una cosa è certa: Gino Pozzo le idee ce le ha chiare, tra questi petali sa bene quale tenere. E per adesso i favoriti rimangono sempre De Canio e Pioli.

 

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