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Udinese a fondo: si salvi chi può

L'Udinese di Colantuono crolla anche a Genova in una partita che non si poteva fallire. E invece errori, cambi tardivi e atteggiamento troppo remissivo hanno consentito al Genoa di superarla in classifica.

Monica Valendino

I risultati dell’Udinese possono essere come dice il suo allenatore anche ‹ bugiardissimi ›, ma intanto la classifica è più che mai veritiera: 27 punti, la peggior prestazione da quando la squadra è tornata in A nel 1995, peggior attacco e tra le peggiori difese. Con queste premesse si va in Serie B, e se si somma che da otto settimane manca la vittoria (3 punti presi su 24), si capisce che questo giocattolo si è rotto, sempre che non sia stato sempre così.

Gasperini legge meglio la partita, cambia posizione ai suoi, sfrutta al meglio i soliti problemi sulle fasce dell’Udinese. Colantuono cambia poco o nulla e propone sempre il solito canovaccio: aggredire in mezzo  e mandarla su.

Alla fine si sono contate sì occasioni, ma anche sterili. Il Genoa per contrappasso può addirittura recriminare per più occasioni sprecate e con Karnezis migliore in campo.

Il gol di Adnan non solo è stato episodico, ma non è riuscito nemmeno a dare quella fiducia necessaria  gestire un vantaggio su un campo come Marassi. I cambi di Colantuono sono parsi tardivi: Zapata è stato una sciagura, con un rigore che ha di fatto cambiato volto alla partita. Ma già prima non c'era: perché non sostituirlo prima con un Di Natale che ha confermato di esserci? Peccato per il rigore, ma non è da questi particolari che si giudica un giocatore, anche se la posta in palio era alta. Altissima.

La settimana bollente dei friulani si chiude con una domenica rovente: ora Paròn Pozzo è chiamato a farsi sentire, i suoi silenzi sono preoccupanti come la situazione della squadra. O si va avanti a mezze punizioni e a fiducia incondizionata nel tecnico o si decide per una svolta.

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La classifica è davvero pericolosa e Verona e Frosinone all’orizzonte non sono più solo opportunità per raddrizzarla, ma gare che è vietato sbagliare.

Per il Genoa uno slancio in avanti e una boccata d’ossigeno che le consente proprio di superare l’Udinese. Per i bianconeri il caos e davanti due gare decisive: mai come oggi, si salvi chi può.

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