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Udinese, da Torino al Torino

E' passato un girone intero: all'andata l'Udinese toccava quota 21 punti a due gare dal termine, la squadra di Colantuono sembrava acquisire certezze. Invece...A un girone di ritorno la squadra oggi di De Canio cerca ancora la salvezza matematica...

Redazione

L’anticipo pomeridiano di questo sabato tra Udinese e Torino potrebbe segnare, una volta completato l’intero turno di campionato, la conquista della salvezza matematica da parte degli uomini di Gigi De Canio. Condizione prima per questo tipo di eventualita’ e’, evidentemente, la conquista dei tre punti da parte delle zebrette a spese della compagine granata. Un successo consentirebbe gia’ questa sera di rendere incolmabili le distanze tra bianconeri e Frosinone, attualmente primo indiziato per i due posti che si cerca di evitare in chiave retrocessione, dopo che per un pur orgoglioso Hellas Verona la meritata vittoria di lunedi’ scorso contro un Milan non all’altezza ne’ della propria forza ne’ del proprio blasone ha significato per i gialloblu discesa nella cadetteria certificata anche aritmeticamente.

Il traguardo di una salvezza mai cosi’ faticosamente raggiunta negli ultimi quattordici anni potrebbe essere poi tagliato dall’Udinese in maniera definitiva se, dopo un’eventuale affermazione sul team piemontese quest’oggi, il Palermo, nell’incontro casalingo che domani al “Barbera” vedra’ i rosanero opposti ad una Sampdoria virtualmente salva, non riuscisse a portare a casa l’intera posta. Npn incrociandosi queste situazioni, la certezza per un altro anno di Udinese in A passerebbe o attraverso prestazioni particolarmente infelici di rosanero e ciociari o, piu’ semplicemente, costituirebbe un discorso rinviato quantomeno all’ultima trasferta stagionale in quel di Bergamo domeica prossima. Pertanto, sempre tenendo conto di tutte le eventualita’ positive sopraelencate, il campionato dei bianconeri, iniziato con gli squilli di tromba grazie alla vittoria a Torino in casa della Juventus laureatasi ad inizio settimana campione d’Italia per la quinta volta consecutiva, potrebbe trovare il proprio epilogo, dal punto divista del porto salvezza da raggiungere, non certo da quello degli impegni da onorare, che rimarrebbero due, proprio nel match contro l’altra formazione rappresentante la citta’ della Mole.

Una salvezza che ad inizio stagione costituiva il primo –probabilmente il minimo- fra gli obiettivi da centrare e che, per come verra’ auspicabilmente conseguito, nel mezzo di una serie di turbolenze di carattere tecnico e non, fara’ tirare il piu’ ampio dei sospiri di sollievo a societa’ e tifosi. Il primo step verso la chiusura di questa pratica e’, come detto, la conquista della vittoria contro il Torino. La squadra del presidente Cairo sta attraversando un po’ quel momento che coinvolse l’Udinese esattamente due anni fa: allora fu il ciclo di Francesco Guidolin quale allenatore delle zebrette a chiudersi, stavolta sara’ Giampiero Ventura a salutare la piazza granata, dopo una serie di stagioni condite da un importante ritorno in serie A, da un altrettanto prestigioso ritorno del Toro nelle compietizioni continentali, e da un’Europa League disputata con onore. Dopo una stagione abbastanza anonima per il Torino, inframmezzata dalla cessione di Quagliarella nella finestra invernale di mercato, per la quale il ritorno in granata di Immobile (oggi assente) non ha sortito l’effetto di fungere da adeguato contrappeso, il tecnico ligure saluta, per candidarsi magari quale successore di Antonio Conte che, come noto, passera’ al termine dei Campionati Europei al Chelsea lasciando vacante il ruolo di Commissario Tecnico della Nazionale italiana.

Per l’Udinese, ferme restando le caratteristiche generali delle squadre allenate da Ventura, notoriamente tignose, le possibilita’ di siglare il terzo successo casalingo dell’era De Canio-bis sono davvero molte. In primis per quella che rimane la qualita’ di gioco comunque espressa dai bianconeri da quando il tecnico materano e’ tornato a sedersi in panchina. Anche a Milano contro l’Inter, la prestazione c’e’ stata nonostante la sconfitta, ed una maggior freddezza sotto porta da parte della compagine friulana, pur considerando le continue imperfezioni difensive messe in evidenza, che in A costano sempre caro, avrebbe potuto far fruttare un pari che non avrebbe assolutamente fatto gridare allo scandalo. Bianconeri che godono dei favori del pronostico nell’anticipo di oggi, in considerazione sia di quel fattore campo che quest’Udinese primaverile ha fatto sensibilmente valere, sia della situazione generale in cui versa il Torino, che con i suoi alti e bassi sembra ora entrato in un clima di smobilitazione da fine stagione. Gia’ domenica scorsa si e’ notato come nella sconfitta interna patita contro il Sassuolo la differenza di motivazioni, pendente decisamente dalla parte dei neroverdi, abbia giocato un ruolo decisivo.

Da ultimo, l’Udinese vuole archiviare quanto prima la pratica salvezza per poter finalmente iniziare a pensare a cio’ che sara’ il futuro. Nondimeno, desidera fortemente che l’ultimo impegno di campionato, rappresentato dall’incontro casalingo contro il Carpi il 15 maggio, non presenti problematiche di classifica quantomeno sulla sponda bianconera, situazione che creerebbe i presupposti ideali affinche’ l’ultima giornata del torneo si tramuti nella piu’ lusinghiera delle passerelle utile a celebrare quella che con tutta probabilita’ sara’ l’ultima partita in bianconero di quel monumento del calcio friulano che e’ stato, e’ e restera’ Antonio Di Natale.

Sergio Salvaro@MondoUdinese

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