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Udinese, il cerchio di centrocampo si chiude

Due ali che spingono molto e coprono, praticamente due cursori dai polmoni d’acciaio. Due mezzali che raddoppiano e si propongono per fare da sponda alle ali. Un regista che sappia abbinare quantità a qualità. La ricetta di Stefano...

Monica Valendino

Due ali che spingono molto e coprono, praticamente due cursori dai polmoni d'acciaio. Due mezzali che raddoppiano e si propongono per fare da sponda alle ali. Un regista che sappia abbinare quantità a qualità. La ricetta di Stefano Colantuono per la mediana è questa. Facile a dirsi, più difficile a farsi, anche se le prime impresso i avute dall'Udinese sono più che buone. Ma il calcio estivo è una cosa, il campionato un'altra.

E serve trovare subito la quadratura del cerchio, perché la rosa a 25 non permette errori, specie in un reparto cardine.

Il volante, per dirla alla spagnola, ovvero il mediano che agirà davanti alla difesa è attualmente una zona coperta da Pinzi (il favorito per la maglia da titolare), Guilherme, Badu e il nuovo arrivato Iturra. El Colocho è ancora tutto da valutare, mentre per gli altri si conoscono tutte le caratteristiche, anche se il brasiliano sta mostrando progressi importanti rispetto alla scorsa stagione.

Come mezzali Colantuono sta insistendo molto su Fernandes, Verre, Kone, Merkel, Evangelista e Hallberg. Il portoghese sta finalmente ritrovando sé stesso, ed è lui per ora la sorpresa migliore di questo avvio di stagione. personalità, classe e tocco di palla non gli mancano, ora sembra aver trovato anche la naturale collocazione in mezzo. Stesso vale per Kone, l'anarchico. Il greco, se disciplinato, è un giocatore chiave e questa posizione sembra garbargli parecchio.

Gli altri tre si giocheranno l'inserimento tra i 25: il tedesco appare più convinto, il tecnico lo sta provando molto. Lo svedese, invece, deve trovare ancora quel qualcosa in più, oltre la grinta che non manca. Per Verre il discorso è un po' diverso: la classe c'è, il talento pure, ma la società potrebbe decidere di non limitarlo nella crescita mandandolo a giocare ancora in prestito. Evangelista, invece, è a un passo dal Carpi.

Poi c'è Battocchio (non dimentichiamolo). Per ora si allena in disparte, molto probabilmente si sistemerà altrove, ma un giocatore come lui (nazionale inamovibile in U21) è un valore da non sperperare.

Più facile il discorso sulle fasce: Ali Adnan e Edenilson sembrano già aver sbaragliato la concorrenza. L'iracheno ha mostrato doti che nessuno si aspettava. D'accordo che le amichevoli sono una cosa, la Serie A un'altra, ma questo laterale ha corsa e piede buono per i cross. Il brasiliano invece è classe e movimento. Uno che sta già mettendo Widmer in ombra. Proprio lo svizzero, al pari di Silva, sembrano poter lasciare Udine. Del resto con il 3-5-2 di spazio ce ne sarebbe poco e Silva in queste ore potrebbe dire sì al Carpi. Per Widmer non c'è una vera trattativa, ma il Napoli sembra in agguato. Poi c'è Pasquale, un senatore oramai, uno che il suo contributo lo dà anche nello spogliatoio.

Chi si attende altri acquisti forse dovrebbe capire, quindi, che materiale su cui lavorare ce n'è abbastanza. In fin dei conti dovrebbero essere otto i centrocampisti che formeranno la rosa, il cerchio (di centrocampo) si sta chiudendo.

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