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Udinese, nervi saldi e fame di salvezza. Questa la ricetta

Era dal 2001 che l'Udinese non soffriva per salvarsi alla penultima giornata. Allora salvò la baracca Di Michele. Oggi potrebbe toccare a Thereau o Zapata, il miglior attacco possibile. Ma più che di tattica o di interpreti a Bergamo serviranno...

Monica Valendino

Era dal 2001/02 che l'Udinese non viveva un finale di stagione tanto tribolato. Allora alla penultima giornata i bianconeri allenati da Ventura andarono a Lecce per giocarsi la salvezza. Fu una vittoria più che mai sofferta, con un rigore a dir poco generoso che venne concesso allo scadere e che Di Michele ci graziò di segnare. I tre punti valsero la salvezza non senza qualche polemica da parte delle contendenti: la settimana seguente ci fu Udinese-Juve, era il famoso 5 maggio.

L'Udinese a Bergamo, nella sfida più importante degli ultimi 15 anni si ritrova in una situazione di classifica analoga. Contro i nerazzurri potrebbe anche ottenere già la salvezza matematica se Palermo e Carpi faranno peggio dei bianconeri contro Fiorentina e Lazio. Ma potrebbe anche entrare nel dramma se perdesse e le concorrenti dirette dovessero fare punti.

Un intreccio che è bene tenere fuori dalla testa. Meglio pensare solo a fare i tre punti. De Canio ripartirà da Zapata e Thereau, ovvero l'attacco migliore possibile per un reparto che rimane il penultimo della serie A con 33 reti fatte.

Il problema principale che Colantuono prima e oggi De Canio devono affrontare è proprio la fase conclusiva. Il tecnico di Matera ha ottenuto una media migliore, ma pur sempre deficitaria rispetto alla stragrande maggioranza delle squadre della massima serie.

Per il resto la formazione alla fine dovrebbe ricalcare quella vista ultimamente, ma molto importanti saranno le fasce nell'economia di gioco voluta da De Canio. Widmer deve recuperare, è il giocatore di maggiore qualità oggi come oggi. Dall'altra parte si deve capire se rischiare nuovamente Armero sia opportuno, visto che Adnan appare un bravo ragazzo che si impegna, ma forse non ha ancora la stoffa per giocare certe gare.

Per il resto Badu, Kuzmanovic e Fernandes sembrano le certezze del tecnico lucano.

In difesa mancherà Felipe, per cui Wague, Danilo e Heurtaux sembrano scontati.

Ma più che di tattica o di interpreti a Bergamo serviranno due qualità: fame e testa a posto. La voglia di salvarsi per salvare onore e simboli prima di tutto, ma anche nervi saldi e lucidità nel saper leggere la gara.

Reja, friulano tutto d'un pezzo che in carriera ha ottenuto molto meno di quanto meritasse, si gioca la conferma. Con lui anche alcuni giovani interessanti che vogliono mettersi in mostra. Insomma, chi pensa a biscotti o dolciumi vari forse si sbaglia.

 

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