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Udinese, non smettere di sognare

Il pareggio contro il Milan fa restare in corsa per l'Europa l'Udinese di Oddo che ha il diritto e il dovere di crederci fino alla fine

Massimo Liva

Il sogno Europa è ancora intatto, il pareggio contro il Milan di Gattuso è da accogliere con soddisfazione anche perchè quella rossonera si è dimostrata formazione in grande condizione fisica e mentale considerato che era reduce da tre vittorie consecutive in campionato. Dopo un primo tempo di sofferenza nella ripresa l'Udinese è cresciuta alla distanza, ribattendo colpo su colpo a una squadra che a inizio stagione aveva ben altri obiettivi e ha raggiunto con merito il pareggio dimostrandosi formazione compatta e con una precisa identità di gioco.

Oddo si è preso da tecnico intelligente qual'è la “colpa” per un primo tempo giocato non da Udinese, anche se facendo due conti il portiere bianconero Bizzarri non è praticamente mai stato impegnato, inchinandosi solamente di fronte alla magia di Suso che ha regalato il vantaggio ai rossoneri. L'intenzione di mister Oddo non era certamente quella di lasciare Kevin Lasagna isolato là davanti, anzi la sua iniziale variazione tattica prevedeva ben altri movimenti in particolare da parte di De Paul apparso quasi spaesato alla ricerca di una collocazione tattica che nel suo caso resta ancora un mistero. L'ingresso di Maxi Lopez ha trasformato l'Udinese, ha cambiato il volto della gara, l'argentino ha dato peso all'attacco sostenendo al meglio l'infaticabile Lasagna una vera spina del fianco per la difesa avversaria.

Lopez-Lasagna è la coppia d'attacco ideale in questo momento? De Paul rischia di diventare un problema considerato che non è costante e spesso pecca di egoismo? Domande, dubbi che sono sorti a chi segue costantemente l'Udinese, ma criticare questa squadra dopo tutto il meraviglioso lavoro realizzato da Oddo fino a questo momento diventa veramente complicato.

C'è chi comunque, nei giornali o nei social, riesce a trovare sempre il modo di criticare l'Udinese, dimenticandosi forse dove fossero i bianconeri in classifica prima dell'arrivo del nuovo allenatore. C'è chi ha la memoria corta, c'è chi talvolta si dimentica la vera dimensione dell'Udinese, insomma c'è chi in ogni occasione vede il bicchiere mezzo vuoto invece che mezzo pieno ma questo accade in tutti i settori non solo nel calcio.

Per Oddo parlano i numeri, numeri importanti, con lui l'Udinese si è ritagliata un ruolo da protagonista del campionato e tra i tifosi si torna a parlare di Europa, cosa che non accadeva da tanto, troppo tempo. Ora i bianconeri si trovano davanti a tre sfide che definire impegnative è dire poco: Torino, Roma, Sampdoria, tre avversari che lottano più o meno per gli stessi obiettivi dell'Udinese, queste sfide ci daranno ulteriori risposte sul valore della squadra di Oddo e sulle possibile ambizioni di classifica.

Sognare non è vietato, l'impressione è che l'Udinese abbia ancora dei margini di miglioramento, qualche assenza di troppo in questo ultimo periodo ha un po' rallentato il cammino dei bianconeri, ma ora questa squadra ha tutte le qualità e i mezzi per fare la voce grossa e cercare di risalire ulteriormente la classifica.

Si parla da tanto, troppo tempo della mancanza di una vera punta là davanti, ma la vera forza dell'Udinese di Oddo è il collettivo, non a caso tra i bianconeri sono andati in rete un po' tutti facendo diventare la squadra friulana imprevedibile e avversario molto difficile da affrontare per qualsiasi avversario.

Non smettere di sognare Udinese, ora tutti si sono accorti nel panorama nazionale di quanto sia bravo e preparato Massimo Oddo, una vera scommessa che già ora si può definire vinta da parte della società friulana, i numeri parlano chiaro e non possono essere smentiti.

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