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Udinese, non steccare nella città di Verdi

Si recupera domani pomeriggio, con inizio alle 18.30, la partita fra Parma ed Udinese non disputata lo scorso 22 febbraio per le travagliate vicende societarie del club emiliano. La decisione di rinviare il match, allora, destò scalpore perchè...

Monica Valendino

Si recupera domani pomeriggio, con inizio alle 18.30, la partita fra Parma ed Udinese non disputata lo scorso 22 febbraio per le travagliate vicende societarie del club emiliano. La decisione di rinviare il match, allora, destò scalpore perchè come si ricorderà, venerdì 20 febbraio, l’intero gruppo bianconero era pronto a partire in ritiro anticipato verso Parma, ma fu stoppato da un comunicato della Lega nel quale si dichiarava che, constatata la grave situazione in cui versava il sodalizio gialloblu, e mancando i fondi per remunerare gli steward in servizio allo stadio “Tardini”, venivano meno i presupposti per garantire la sicurezza sugli spalti, pertanto la partita venne rinviata a data da destinarsi. In un mese e mezzo in quel di Parma è accaduto di tutto: l’acquirente-presidente-fantasma Manenti dapprima disposto a resistere e poi arrestato, la Lega che si è fatta garante della regolare conclusione del campionato da parte della squadra di Donadoni con la concessione di un finanziamento di 5 milioni di Euro, la successiva richiesta di fallimento del club con la nomina di un curatore fallimentare e di un consulente dello stesso curatore nella persona di Demetrio Albertini.

E un Parma che, consapevole di una inevitabile retrocessione dalla serie A, ed in attesa di capire se il prossimo anno potrà davvero ripartire dalla B, guarda al futuro, senza mai dimenticare di onorare al meglio questa sua partecipazione alla massima serie. L’intervento dei vertici del football di casa nostra ha sgombrato il campo da qualsiasi ipotesi che, per gli impegni che rimanevano da febbraio al termine, il Parma sparisse dal campionato, decretando in automatico tutta una serie di vittorie a tavolino che avrebbero dovuto riguardare in primis l’Udinese. Nè la squadra bianconera può pensare a priori di scendere in campo con alle porte un impegno agevole. Questo match rappresenta sicuramente un impegno alla portata delle zebrette, ma il Parma, questo Parma capace negli ultimi tempi di bloccare sul pari, in casa loro, Roma ed Inter, non regalerà nulla. In Emilia la squadra di Stramaccioni si presenterà priva degli squalificati Pinzi e Piris, e quasi sicuramente dovrà fare a meno di Heurtaux uscito malconcio dall’incontro pre-pasquale del “Ferraris” di Genova. Nonostante queste importanti defezioni, alle quali farà da parziale contraltare il rientro di Danilo al centro della difesa, l’Udinese deve guardare all’impegno del “Tardini” gettando uno sguardo al suo futuro, presente e prossimo. Sei punti tra domani e domenica nella sfida interna contro il Palermo significherebbero raggiungimento aritmetico della soglia psicologica dei quaranta punti; inoltre Stramaccioni, come già fatto intelligentemente nella partita di sabato con l’inserimento dal primo minuto del croato Stipe Perica, dovrà pensare, cogliendo anche la necessità di un turn-over imposto da un calendario fatto di tre impegni in otto giorni, a valutare chi, tra coloro che hanno avuto meno minutaggio in questo campionato, potrà davvero essere utile alla causa bianconera nella stagione a venire. In questa partita di Parma dove, per ovvie ragioni, sono i padroni di casa a non aver niente da perdere, l’Udinese avrà l’occasione per dimostrare se, accanto ai progressi fatti registrare sotto l’aspetto atletico e, in parte, del gioco, ci saranno stati importanti passi avanti sotto l’aspetto della mentalità e della personalità. Gli uomini di Donadoni daranno l’anima e per questo non sono da sottovalutare, ma tornare a mani vuote da questa trasferta per i friulani coinciderebbe con l’invio di un segnale negativo all’ambiente, con la conferma che sotto l’aspetto della personalità c’e’ ancora molto da lavorare.

Il Parma, malgrado tante traversie, sta onorando il campionato come meglio non potrebbe; ma l’Udinese, che nel complesso ha sinora disputato un torneo che potremmo definire senza infamia e senza lode, là nelle terre che hanno dato natali e lustro a Verdi, non puo’ certo permettersi di steccare.

Sergio Salvaro @Mondoudinese

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